figura di soldato: alpino

monumento ai caduti ad ara, post 1928/02/00 - ante 1933/10/22

Il monumento si colloca all’interno di un giardino in leggero declivio, entro il quale risulta circoscritto da un’area di rispetto con muretto di cinta e siepe divisoria. L’ara, che sostiene l’enorme masso con croce e la statua dell’alpino, è preceduta da un sistema di gradini originati da tre vasche concentriche alla base del cippo: il sistema doveva costituire una fontana, attualmente non funzionante. L’altare, composto da un corpo centrale su cui poggia il macigno, presenta due ali laterali, sulle quali insistono a sinistra la figura dell’alpino, colto stante mentre mira il Monte Grappa, e a destra un fascio littorio porta bandiera. Sul prospetto principale, gli stessi fianchi dell’ara mostrano affissi due bassorilievi: l’uno con il Leone di San Marco della Serenissima (a sinistra) e l’altro con la Lupa Capitolina (a destra), entrambi sormontati da due lapidi aggiunte che ricordano i caduti della seconda guerra mondiale

  • OGGETTO monumento ai caduti ad ara
  • MATERIA E TECNICA PIETRA
    bronzo/ fusione
    Marmo
    Ottone
    Rame
    ROCCIA
  • MISURE Profondità: 4 m
    Altezza: 4.50 m
  • ATTRIBUZIONI Rebesco Francesco (1897-1985): scultore
  • LOCALIZZAZIONE giardino comunale
  • INDIRIZZO piazza Giuseppe Garibaldi, Borso del Grappa (TV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento ai caduti della Grande Guerra di Sant'Eulalia, località del comune trevigiano di Borso del Grappa, ha recentemente colto l'attenzione di due storici, Marco Mondini e Daniele Pisani (si veda la bibliografia). Il carattere peculiare dell'opera risiede infatti nell'atto collettivo che è alla base della sua singolare costruzione: il grande masso sull'ara venne trascinato a valle con la partecipazione di tutta la comunità, per essere collocato al centro della piazzetta paesana. Il trasporto "a mano", come specifica l'iscrizione nel fronte posteriore dell'opera, venne effettuato tra il 7 ed il 19 febbraio del 1928. Soltanto in seguito venne commissionata la figura dell'alpino allo scultore Francesco Rebesco; l'insieme monumentale venne infatti inaugurato il 22 ottobre del 1933 (allo stato attuale delle conoscenze, l'intervento dell'artista è da circoscrivere alla sola statua). E' Daniele Pisani a porre l'accento su quale sia il reale perno del monumento: "ancor più che l’alpino, è a ben vedere proprio l’enorme masso di pietra", precisando inoltre come la dimensione locale (Leone Marciano) e nazionale (Lupa capitolina), siano mediate dalla presenza centrale della croce
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500690139
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI prospetto principale, cornicione dell'ara - SANTA EULALIA AI SUOI CADUTI 1915 1918 ANNO XI - capitale -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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