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monumento ai caduti a cippo
2008/06/21 - 2008/06/21
Monumento commemorativo in memoria del capitano Emilio Lussu. L'opera è composta da due elementi rocciosi assemblati a formare una sorta di leggio: uno verticale con una lastra in marmo sul fronte che riporta un'iscrizione; e uno posto sopra il blocco verticale con un'altra iscrizione. Accanto al cippo, a destra, è una piccola roccia. Il complesso poggia su una piccola base lastricata e il tutto è delimitato da quattro pilastrini collegati tra di loro da catene
- OGGETTO monumento ai caduti a cippo
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MATERIA E TECNICA
CEMENTO
FERRO
Marmo
ROCCIA
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
- LOCALIZZAZIONE Via Croce
- INDIRIZZO Via Croce, Musile di Piave (VE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Emilio Lussu nacque ad Armungia in provincia di Cagliari, il 4 dicembre 1890. Partecipò alla Prima Guerra Mondiale come capitano di fanteria della Brigata Sassari. Dopo la guerra, la Sardegna, segnata gravemente dal conflitto, divenne luogo di fondazione del Partito Sardo d'Azione fondato nel 1921 dallo stesso Lussu. Nelle elezioni del 1921 e del 1923 venne eletto deputato proprio durante l'ascesa del fascismo così il movimento sardo si divise in due fazioni: i simpatizzanti del movimento fascista e gli antifascisti. Lussu si dichiarò antifascista intransigente. Nel 1926 venne dichiarato decaduto il mandato parlamentare e venne perseguitato dai fascisti. Dopo aver ucciso uno squadrista sardo per legittima difesa, venne assolto dalla Magistratura ma si vide confinato a Lipari dove conobbe Carlo Rosselli. Nel 1929 i due, con Fausto Nitti, riuscirono ad evadere e a fuggire in Francia dove crearono il movimento Giustizia e Libertà. Dopo la morte di Carlo Rosselli, Emilio ne diventa il leader. Finalmente nel 1943 riescì a rientrare in Italia, insediandosi nella Roma occupata dai nazisti. Emilio decise di far confluire il Partito Giustizia e Libertà nel Partito d'Azione in nome di una lotta unitaria per la liberazione. Dopo la guerra, i contrasti con la nuova dirigenza del Partito sardo post-bellico, indussero Lussu a formare un nuovo gruppo che aderì poi al Partito Socialista. Dedicò il resto della sua vita alla difesa della Repubblica democratica e antifascista e allo sviluppo economico e sociale della Sardegna soprattutto durante il periodo in cui fu parlamentare socialista. Morì a Roma il 5 marzo 1975 (Vedi: http://www.storiaxxisecolo.it/antifascismo/biografie%20antifascisti13.html; http://www.leviedellasardegna.eu/emilio_lussu.html)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500689540
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI lato frontale in basso - AL CAPITANO EMILIO LUSSU / DA ARMUNGIA / COMANDANTE DELL'8A COMPAGNIA / III BATTAGLIONE / DEL 151° REGGIMENTO FANTERIA / (BRIGATA SASSARI) / MEDAGLIA D'ARGENTO AL VALOR MILITARE / NEL 90° ANNIVERSARIO DEL FATTO D'ARME / LA BRIGATA "SASSARI" / I COMUNI DI ARMUNGIA E MUSILE DI PIAVE / AFFRATELLATI NEL RICORDO / DEDICANO / PERENNE MEMORIA / CROCE 21 GIUGNO 2008 - maiuscolo, numeri arabi, numeri romani - a niello - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0