Necchi. donna in abito blu davanti ad una macchina da cucire

manifesto pubblicitario, 1955-1960

Lettura iconografica: figura femminile; macchina da cucire. Categoria merceologica/ tipo evento: industria meccanica; macchine utensili per l'industria tessile; macchina per cucire. Nomi: Necchi; Supernova

  • OGGETTO manifesto pubblicitario
  • MATERIA E TECNICA carta/ fotocromolitografia
  • ATTRIBUZIONI Grignani Jeanne (1916/ 2003)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Nando Salce
  • LOCALIZZAZIONE Complesso di Santa Margherita e San Gaetano
  • INDIRIZZO Via Carlo Alberto, 31, Treviso (TV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dal 1835 la famiglia Necchi aveva a Pavia un'industria nel settore siderurgico che si specializza nella produzione di radiatori. Nel 1903 la Società in Accomandita Ambrogio Necchi costruisce una nuova fonderia divenuta in seguito Necchi e Campiglio La nascita della prima macchina per cucire italiana si deve a Vittorio Necchi che decise di staccarsi dall'azienda di famiglia per entrare nel settore meccanico e costituire la maggiore fabbrica italiana di macchine per cucire. Vittorio Necchi aprì così un piccolo stabilimento alla Torrettina, sulla via Vigentina con una quarantina di operai, dove prendendo spunto dalle macchine della concorrenza creò il modello BD. I primi esemplari erano azionati a mano: attraverso una manovella applicata al volano, con la mano destra si produceva il movimento dell'ago, della spoletta e l'avanzamento per trascinamento del tessuto, mentre con la mano sinistra si controllava la sua posizione e l'indirizzamento. Quando nel 1927 nasce, appunto, la BD (Bobina Domestica), viene salutata come una rivoluzione nel settore. Le innovazioni caratterizzano la produzione degli anni '30: la BDA (Bobina Domestica Articolata) aumenta la velocità dei punti aprendo opportunità in nuovi mercati esteri. L'inedita possibilità di cucire a zig-zag è offerta dalla serie BDU. L'applicazione in serie di motore elettrico libera dal pedale, la luce incorporata illumina il piano di lavoro. Contemporaneamente, sollecitata dalla richiesta di una produttività sempre più spinta, cresce la domanda di macchine industriali. Il primo settore ad industrializzarsi è l'abbigliamento: trova immediatamente in Necchi un supporto tecnologico per uscire dalle dimensioni artigianali. L'azienda raggiunse molto presto una posizione preminente del panorama industriale italiano del settore. Lo sviluppo continuò dopo la seconda guerra mondiale, facendo della Necchi una delle aziende capace di competere sui mercati internazionali disponendo di una attrezzatura molto moderna e di una rete di distribuzione estesa in tutto il mondo. Necchi vinse nel 1954 e nel 1957 l'ambito premio il Compasso d'oro, riconoscimento che viene assegnato dall'Associazione Disegno Industriale con l'obiettivo di premiare e mettere in valore la qualità del design italiano. I modelli premiati furono la BU Supernova e la Mirella due macchine per cucire di design e tecnologicamente all'avanguardia. Il settore di mercato (quello delle macchine da cucire prevalentemente per uso domesico) è andato in crisi e gli stabilimenti di Pavia sono stati chiusi e le aree abbandonate. Necchi macchine per cucire srl è stata acquisita nel 2006 da Alpian Italia Spa che nel 2010 ha realizzato una nuova unità logistica a Stradella. Nel 2011 l'azienda ha cambiato la denominazione sociale in Necchi Spa mantenendo la nuova sede di Stradella oltre alla sede direzionale situata ad Ariccia (RM)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500665500
  • NUMERO D'INVENTARIO 01973
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale Collezione Salce
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra della figura - Grignani - caratteri vari - a stampa -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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