Valle dell'Ossola. veduta del Lago d'Orta e di Omegna; sulla sinistra entro riquadri la carta geografica della Valle dell'Ossola, la cascata del Toce, la Basilica di San Gaudenzio, una veduta di Macugnana e del Monte Rosa e di Domodossola e gli orari
manifesto pubblicitario
post 1885 - ante 1899
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Lettura iconografica: lago; isola; imbarcazioni; carta geografica; veduta notturna di città; cascata; chiesa; montagna; veduta di città; orari; fiori. Categoria merceologica/ tipo evento: turismo; montagna; lago; trasporti; trasporto terrestre; barca da pescatori; compagnia ferroviaria; servizio ferroviario; rete ferroviaria; treno. Nomi: Società Italiana per le Strade Ferrate del Mediterraneo; R.M.; Rete Mediterranea; Linea Genova-Domodossola; Linea Genova-Briga; Cascata del Toce; Basilica di San Gaudenzio; Alessandro Antonelli. Luoghi: Valle dell’Ossola; Lago d’Orta; Isola di San Giulio; Omegna; Frua; Formazza; Verbano-Cusio-Ossola; Briga Novarese; Novara; Milano; Santhià Vercelli; Torino; Alessandria; Domodossola
- OGGETTO manifesto pubblicitario
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MATERIA E TECNICA
carta/ cromolitografia
- AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
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ATTRIBUZIONI
Griffi (0000/ 0000)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Nando Salce
- LOCALIZZAZIONE Complesso di Santa Margherita e San Gaetano
- INDIRIZZO Via Carlo Alberto, 31, Treviso (TV)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il termine Rete Mediterranea, indicata con l’acronimo RM, definisce quella parte della rete ferroviaria italiana che, con la legge 27 aprile 1885 n. 3048, venne assegnata alla Società per le Strade Ferrate del Mediterraneo affinché ne assumesse l'esercizio e lo sviluppo. L'acronimo venne usato anche per marcare le locomotive e il materiale rotabile. Il governo nazionale italiano dopo il riscatto delle reti ferroviarie esistenti, quasi tutte in concessione a privati, deliberato a causa del dissesto economico più o meno grave in cui versavano, in attuazione della succitata legge - chiamata anche con la locuzione Convenzioni ferroviarie - provvide a riunire la maggior parte delle ferrovie della penisola in due grandi reti disposte in senso longitudinale rispetto ad essa, la "Rete Mediterranea", di 4171 km e la "Rete Adriatica", di 4379, concedendole in esercizio a due grandi società dietro pagamento di un canone allo Stato: la Società Italiana per le Strade Ferrate del Mediterraneo e la Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali. La Rete Mediterranea ebbe di massima le linee del nord-ovest, liguri e tirreniche con alcuni tratti di penetrazione importanti in comune con l'Adriatica. Nel 1905 si realizzò la nazionalizzazione delle ferrovie con la nascita delle Ferrovie dello Stato. La Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali nel 1906 cedette la propria rete e si trasformò in una finanziaria d'investimento, pur mantenendo la ragione sociale originaria, mentre la Società per le Strade Ferrate del Mediterraneo, con i proventi realizzati dall’esproprio, tra il 1905 e il 1915 provvide ad acquisire in concessione la ferrovia Terni-Perugia-Umbertide e a costruire la Ferrovie Calabro-Lucane
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500656918
- NUMERO D'INVENTARIO 04875
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale Collezione Salce
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- ISCRIZIONI in basso, al centro - da GriFFi - stampatello - a stampa -
- STEMMI in alto, a sinistra - civile - Stemma - Club Alpino Italiano - 1 - scudo gotico antico d'azzurro alla stella a cinque raggi d'argento orlato dello stesso. Esso è accollato su due piccozze poste in banda, affiancato a destra da un binocolo e a sinistra da una corda riavvolta, ornato in capo da un cartiglio ondulato con le estremità bifide recante la scritta "CLUB ALPINO ITALIANO" e sorretto per lo stesso con gli artigli da un'aquila ad ali spiegate
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0