monumento ai caduti - a cippo di Terragni Giuseppe (sec. XX)

monumento ai caduti a cippo post 1934/08/20 - 1935

Il monumento sorge sul Colle d'Echele, lontano da insediamenti, isolato, su un prato; un recinto ligneo ne identifica l'area di rispetto. La struttura, razionale, è costituita da conci in pietra squadrati, disposti su una pianta a T. Sul lato frontale diparte una scala in pietra, di quindici gradini, che si inserisce nel basamento conducendo a un cubo monolitico sul quale è incisa un'iscrizione commemorativa in memoria di Roberto Sarfatti

  • OGGETTO monumento ai caduti a cippo
  • MATERIA E TECNICA CEMENTO
    pietra di Asiago
  • ATTRIBUZIONI Terragni Giuseppe (1904/ 1943): architetto
  • LOCALIZZAZIONE Colle d’Echele
  • INDIRIZZO Via Ecchelen, Gallio (VI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Figlio di Margherita Grassini e di Cesare, Roberto Sarfatti, arruolatosi come volontario e assegnato al battaglione Monte Baldo del 6° Reggimento Alpini, morì diciassettenne sul Colle d’Echele, sull’altopiano di Asiago, il 28 gennaio 1918 nel tentativo di assaltarne la cima. Proposto per il conferimento della medaglia d’oro al valor militare, il 4 novembre 1925 l’onoreficenza fu consegnata alla madre Margherita con la seguente motivazione: «Volontario di guerra, appena diciassettenne, rientrato dalla licenza ed avendo saputo che il suo battaglione si trovava impegnato in un’importante azione contro formidabili posizioni nemiche, si affrettava a raggiungere la linea. Lanciatosi all’attacco di un camminamento nemico, vi catturava da solo trenta prigionieri e una mitragliatrice. Ritornato nuovamente all’attacco di una galleria fortemente munita, cadeva mortalmente ferito». Case Ruggi (Val Sasso) 28 gennaio 1918. La salma del giovane Sarfatti venne identificata solo il 20 agosto 1934 nel corso delle operazioni di sistemazione dei cimiteri di guerra dell'Altipiano e di traslazione dei resti dei caduti nell'erigendo Sacrario Militare, progettato dall'arch. prof. Orfeo Rossato di Venezia. Nello stesso anno la madre commissionò a Giuseppe Terragni l'esecuzione di un monumento da erigersi sul luogo dove cadde il giovane; «il caro segno», come amava definirlo la Sarfatti, fu realizzato entro il 1935 e venne inaugurato nell’agosto del 1938 alla presenza di S. M. il Re. Alla base del monumento, sul lato anteriore, sta una stele in marmo con iscrizione sul fronte anteriore, originariamente collocata nel Parco della Rimembranza di Asiago e ivi traslata. (Bibl.: D. Pisani, "Invasioni monumentali. La commemorazione dei caduti in Veneto", in "Pietre ignee cadute dal cielo. I monumenti della grande guerra", catalogo della mostra, a cura di M. Carraro, M. Savorra, Venezia, Ateneo Veneto, 2014, p. 64; “In Cima. Giuseppe Terragni per Margherita Sarfatti. Architetture della memoria nel ’900”, catalogo della mostra, a cura di Jeffrey T. Schnapp, Venezia, Marsilio, 2004; "Sacrari militari della prima guerra mondiale. Asiago Pasubio", Roma 1982, p. 7.)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500406419
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • ISCRIZIONI cubo monolitico centrale/ lato anteriore - ROBERTO SARFATTI/ VOLONTARIO DICIASSETTENNE/ MEDAGLIA D'ORO/ CAPORALE DEL 6° ALPINI/ QUI CADDE/ QUESTA TERRA RIVENDICANDO/ ALL'ITALIA/ VENEZIA 10-5-1900 COLLE D'ECHELE 28-1-1918 - capitale, numeri arabi - a incisione - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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