reliquiario - a ostensorio - manifattura toscana (sec. XVI)

reliquiario a ostensorio, ca 1500 - ca 1599

Basamento bipartito; la parte inferiore di forma rettangolare, liscia, e' sostenuta da quattro piccole sfingi che fungono da piedini. La parate sovrastante, a cupolino ribassato, e' decorata con due testine di cherubino sbalzate e collegate tra loro da fregi cesellati. Il fusto si sviluppa su di un perno centrale, dove si inseriscono elementi ricavati da singoli cristalli di quarzo ialino e raccordati da una cerniera d'argento dorato cesellata. Un disco basale raccorda il piede al nodo, di forma vasiforme schiacciata, finemente inciso sulla parte anteriore da un fregio rappresentante il giglio fiorentino. L'elemento superiore e' sagomato a sfera, leggermente schiacciata, e ad ancora incisa con motivi floreali. Il fusto sostiene il ricettacolo, costituito da una teca centrale contenente varie reliquie, inserite su tessuto di porpora intarsiato di filigrana d'oro e di piccole perle naturali. Dalla teca, racchiusa tra dischi di cristallo di rocca, si dipartono sei fiamme dorate, di stile gotico, tra le quali sono innestate, su brevi penducoli di sostegno, sei piccole teche ovali d'argento. Esse contengono piccole pietre verdi (tormaline) fissate sopra tessuto di seta purpurea. Le estremita' apicali delle fiamme, sono raccordate tra loro da una corona esterna, che racchiude entro la

  • OGGETTO reliquiario a ostensorio
  • MATERIA E TECNICA ARGENTO
    cristallo di rocca/ intaglio/ sfaccettatura
    PIETRA DURA
    rame/ doratura/ sbalzo
    tessuto
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Toscana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Silvestro Papa
  • INDIRIZZO Via Avogari 2, Volpago del Montello (TV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Raro esempio di arte glittica, questo reliquiario si colloca, per la tipologia della decorazione ad intaglio e per il gusto manieristico che si dimostra nella lavorazione della parate basale a cupolino ribassato e del primo nodo vasiforme, in ambito toscano nel secolo XVI. Secondo una annotazione accolta nella relazione sulla visita pastorale del 1925 (Chimenton, 1641), quest'oggetto sembra provenire dalla Chiesa Vecchia, ora demolita, delle Cappuccine di Treviso. Sussiste inoltre l'ipotesi (Chimenton, 1941) che provenga invece dalla Certosa del Montello, all'epoca della sua soppressione. La fattura della base rettangolare, di gusto impero, risulta posteriormente, come la doratura delle parti metalliche risale ad epoca piu' recente
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500233357
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Veneto
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI Nei cartigli, sulle reliquie della teca centrale - Velo B. V. Pallio S. Jos S. Alous. S. Ant. Pat. Jo. Ap. [?] Ev. Purp. D. N. J. S - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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