ciborio, elemento d'insieme - manifattura veneta (prima metà sec. XVIII)

ciborio,

Il ciborio, che svolge una ricca successione plastica, presenta in basso al centro, un piccolo tabernacolo a frontale architettonico con sportello rettangolare, chiuso lateralmente tra due paraste a voluta, sul cui riccio sono inginocchiati due angioletti lavorati a tutto tondo; un bimbo ignudo, con un braccio alzato sopra il capo e seduto tra due volute vegetali creanti un arco spezzato, costituisce il fastigio di questo prezioso tabernacolo in marmo bianco e specchiature in marmo rosso marezzato. Lo sovrasta il bellissimo ciborio poggiante su un alto basamento svasato ornato ai lati da pendenti con rose e intarsiato con gli azzurri lapislazzuli. Al centro del ciborio e' posto lo sportello centinato ospitante l'eucarestia: attorno ad esso si svolge il flusso scultoreo dell'opera. Sulle ricche volute angolari sono seduti a destra un Santo con saio domenicano, colto mentre sta leggendo un libro, a sinistra e' collocata invece una figura femminile, con capelli raccolti in un chignon ornato con perle, recante tutte le insegne papali; essa indossa, infatti, la cotta ed un ricco piviale e regge in mano il libro sacro, le chiavi di San Pietro, il triregno. Entrambe le statuette sono lavorate anche sul retro. Il ciborio e' concluso da una cupola a bulbo, poggiante su una trabeazione so

  • OGGETTO ciborio
  • MATERIA E TECNICA Marmo
    lapislazzulo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Silvestro Papa
  • INDIRIZZO Via Avogari 2, Volpago del Montello (TV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera fu, secondo alcune fonti bibliografiche, trasportata a Selva dalla Chiesa di San Secondo in Isola di Venezia, assieme alla mensa dell'altare maggiore e alle statue di San Domenico e Santa Rosa; questa affermazione escluderebbe, quindi, una interdipendenza stilistica tra il ciborio ed il maestoso alzato realizzato dal Massari. Antonio Massari, nella sua monografia dedicata all'architetto a lui omonimo, avanza invece l'ipotesi, tutt'altro che infondata, di una connessione progettuale tra i due momenti artistici, identificando, con buona probabilita', in Giorgio Massari, architetto veneziano che "di una fabbrica (..) curava tutti i particolari, e anche, normalmente tutta la decorazione interna (..)". L'attribuzione a Morlaiter puo' essere avvalorata anche dalla presenza di alcuni elementi che, caratteristicamente, ricorrono nelle sue realizzazioni: il gusto per l'accurata precisione nel definire pizzi e decorazioni delle vesti e la loro resa "serica", cioe' ricca di un fitto ed avvolgente panneggio, oppure l'adozione di acconciature "veronesiane" per i personaggi femminili. Una nota curiosa, sul piano iconografico, e' rappresentata dall'insolita figura femminile recante tutte le "maschili" insegne papali
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500233330-2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Veneto
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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