episodi del vecchio e nuovo testamento
Le scene del ciclo d'affreschi di Rugolo sono tratti dall'Antico e Nuovo Testamento e sono disposti su due registri, entro presbiterio su di un unico registro nelle pareti laterali della navata. Le piu' lacunose sono le Storie tratte dall'AUT.; ordinati su due registri nella parete destra del presbiterio: in quello superiore a sinistra un frammento riguardante la scena del Passaggio del Mar Rosso; nel corrispondente inferiore l'incontro di Abramo e Sara con tre uomini che annunciano la nascita di Isacco. Nel registro inferiore a destra e' raffigurato l'episodio del profeta Giona, al centro il Sudario di Cristo. Quest'ultima raffigurazione e' qui collocata, entro il ciclo veterotestamentario, per occupare uno spazio ridotto ad di sotto di una monofora cieca nella parete in corrispondenza del registro superiore. Sulla parete sinistra del presbiterio superiore. Sulla parete sinistra del presbiterio sono affrescate le scene del Nuovo Testamento: la lavanda dei piedi e l'ultima cena nel registro superiore; Gesu' che prega nell'orto degli ulivi, il Bacio di Giuda e Gesu' schernito dai servi del Sinedrio nel registro inferiore. Nella parete di fondo del presbiterio si svolge la scena dell'incoronazione della Vergine con il San Giovanni Battista tra gli angeli musicanti. Sulla parete di
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
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ATTRIBUZIONI
Giovanni Antonio Da Meschio (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Sarmede (TV)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima fonte documentaria che cita gli affreschi di Rugolo e' lo scritto (1915) di Maschietto che li giudica "di pregiato pennello del '400". I contributi piu' recenti sono proposti rispettivamente da V. Floriani (1971), da G. Mies (1989), da C. Busiol (1989), i quali avvicinano la paternita' dell'esecuzione degli affreschi ad Andrea da Treviso, utilizzando, per tale attribuzione, un documento trascritto dal Bini in una miscellanea del sec. XVIII che documenta la commissione ad Andrea da Treviso. In questo documento si riporta uno scritto datato 15 gennaio 1471, in cui risulta che il vescovo di Ferentino, Governatore del patriarca di Aquileia, abbia convocato presso l'abitazione del pievano di Cassiano del Meschio, i camerali della chiesa di San Giorgio di Rugolo per esercitare il controllo amministrativo. In quella occasione, prendendo atto che la chiesa di Rugolo era internamente coperta da pitture, impose che al pittore Andrea da Treviso fosse corrisposto il dovuto e che non ci si impegnasse con lui nell'esecuzione di altre pitture. Nel 1990, Lucco sostiene, invece, che gli affreschi siano da attribuire direttamente al Maestro di San Lorenzo di Serravalle, autore degli affreschi dell'omonimo oratorio di Serravalle. Fossaluzza, rivela affinita' stilistiche tra gli affreschi di Rugolo e quelli documentati nell'Oratorio di S. Pietro di Ceneda e nell'oratorio di S. Michele di Salsa e di S. Augusta, attribuiti a G. A. da Meschio. Inoltre svincola l'attribuzione dalla personalita' di Andrea da Treviso la cui attivita' pittorica non e' altrimenti nota, ritenendo che il documento edito dal Bini non attesti direttamente che il ciclo sia stato eseguito da Andrea da Treviso, il quale risulta semmai interpellato per una prosecuzione della decorazione che risulta gia' compiuta e interessare in maniera cospicua le pareti interne della chiesa. Rileva d'altra parte, come stilisticamente gli affreschi difficilmente possano essere collocati ad una data prossima al 1471, offerta implicitamente dal documento edito dal Bini che giustifica l'attribuzione ad Andrea da Treviso. Fossaluzza colloca agli affreschi piuttosto entro l'attivita' di Giovanni Antonio da Meschio subito dopo la meta' del sec. XV, periodo in cui era diffusa una cultura derivante dal Maestro attivo in S. Lorenzo che si distingue dal pittore da Meschio per ragioni qualitative
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500231945
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Veneto
- DATA DI COMPILAZIONE 1990
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0