Altare policromo in marmo scolpito dedicato ai Santi Pietro e Paolo. Il dossale per pala centinata e' composto da due coppie di colonne in prezioso marmo (diaspro orientale) di ordine ionico (le interne) e corinzio, poggianti su alti basamenti in pietra grigia con cornici e basi sagomate, le colonne interne minori sorreggono la centina sagomata contenente la pala, le colonne esterne sorreggono un timpano curvo dentellato con raffinati inserti policromi nello specchio centrale; staccata dal complesso del dossale e alquanto avanzata sta il blocco della mensa in marmo policromi e scolpiti costituita da avancorpo centrale e due semicorpi laterali con paliotti a specchiature a motivi geometrici; il bordo superiore e lo zoccolo sono sagomati; sopra la mensa al centro poggia il ciborio a tempietto in marmi bianco e rosso venato finemente scolpiti e intarsiati, costituito da corpo centrale (nicchia per espositorio foderato di marmo rosso) con due coppie di colonnine corinzie ai lati poggianti su basamenti e che sorreggono una cornice rettilinea sul perimetro frontale; sopra sta un tamburo con volute e decorazioni intarsi culminante con cupola ribassata a forma di cipolla, boccia e croce in metallo dorato; la custodia vera e propria con porticina in rame dorato e' di piccole volute alla
- OGGETTO altare maggiore
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MATERIA E TECNICA
Marmo
- AMBITO CULTURALE Manifattura Veneta
- LOCALIZZAZIONE Farra Di Soligo (TV)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'anno 1925 in concomitanza con i lavori di ampliamento del presbiterio ("Soligo e le sue storie"- Don Giovanni Pasin, 1928), l'altare, in origine complesso unitario, fu smembrato in dossale ricollocato sul fondo, e mensa avanzata verso la navata; durante l'operazione due statue dei Santi Pietro e Paolo opera di certo Antonio Bianchi di Follina, in origine collocate dentro due nicchie in presbiterio dove sono tuttora; allo stesso modo, ma con minor fortuna, vennero rimosse, per problemi di altezza, tre statue marmoree, (ancora visibili in una fotografia del 1925 conservata in sagrestia) cioe' due angeli seduti sugli spioventi, con braccio alzato, e un putto in piedi sul centro del timpano, di notevole qualita' plastica, che ora si trovano all'esterno della chiesa, collocati sopra una cappellina funeraria privata, e purtroppo irrimediabilmente monchi e alterati. La tipologia dell'altare. I motivi architettonici e stilistici e di raffinata tecnica esecutiva altre volte attestati nella zona, collocano gli autori dell'opera in un ambito culturale veneto della seconda meta' del sec. XVIII. Del 1925 sono anche i motivi basamenti del dossale e i gradini sopra la mensa
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500215209
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Veneto
- DATA DI COMPILAZIONE 1990
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0