Gloria d'angeli

dipinto, post 1551 - ante 1575

Quattro angeli in primo piano con strumenti musicali, rivolti verso la parte superiore della pala dove spiccano due angeli con rami d'ulivo contro le nubi dorate. Colori scuri delle vesti esaltati dalla contrapposizione complementare

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 350 cm
    Larghezza: 190 cm
  • ATTRIBUZIONI Caliari Paolo Detto Veronese (1528-1588)
  • LOCALIZZAZIONE Teolo (PD)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Era originariamente collocata nella cappella a destra del coro, in pendant con l'altra tela del Veronese, il Martirio dei santi Primo e Feliciano ora al Museo Civico. Una tenace tradizione orale all'interno dell'abbazia l'attribuisce a Carlo Cagliari: così il Fiandrini (1803-10, c. 39/40) che la dice eseguita durante il priorato di Placido II da Marostica; ed anche tutte le fonti a cominciare dal Rossetti (1765, p. 353) fino alla recente rivendicazione del Ballarin (1968, pp. 39-46) che ne riconosce - dopo un opportuno e accurato restauro - la qualità formale e cromatica tutta paolesca. Lo studioso ricollega la pala pratalense, nella costruzione dello spazio delle figure e nell'esaltata luminosità dell'atmosfera, al ciclo di affreschi dipinti da Paolo a villa Barbaro di Maser; mentre per alcune tipologie degli angeli si trova riscontro preciso nella parte alta della pala di S. Sebastiano (1561). Verrebbe così a delimitarsi un arco di tempo strettamente legato a Maser (1560-61) e incidentalmente (perché privo di apporti documentari) vicino alla datazione proposta dal Fiandrini (1562). Nel primo Novecento venne trasportato nel coretto invernale e di lì in una sala al primo piano del monastero. Aggiornamento 2015: Vale infine sottolineare quanto la tradizionale attribuzione dei dipinti abbia pesato nella scelta delle opere. La "Gloria d'Angeli" di uno spettacolare Paolo Veronese del tempo degli affreschi di villa Barbaro, originariamente collocata sull'altare a destra del maggiore e quindi spostata in sacrestia, ritenuta dalle fonti e dalla letteratura pratalense opera di Carletto Caliari, sfuggì alla confisca per il presunto scarso valore (Baldissin Molli, 2013, p. 214)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500015768
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
  • DATA DI COMPILAZIONE 1976
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1979
    2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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