Pietà
dipinto,
post 1551 - ante 1600
Sullo sfondo di un paesaggio ormai illeggibile, campeggia in primissimo piano la Madonna seduta che sorregge il corpo del Figlio; ai lati due angeli inginocchiati. Falsa cornice con testina di putto alla sommità. In un cartiglio parte di un inno alla Vergine
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 180 cm
Larghezza: 140 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
- LOCALIZZAZIONE Teolo (PD)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa sovrapporta viene attribuita dal Gloria (1862, II, p. 59) allo Zelotti, insieme ad altre due lunette nello stesso corridoio. La pessima leggibilità del brano, più volte ritoccato, non consente che di rilevare una caratteristica fisionomia decisamente veronesiana nei due angeli oranti; mentre il monumentale corpo nudo del Cristo potrebbe solo debolmente ispirarsi alla poderosa plastica zelottiana. Il cartiglio alla base del riquadro, venne aggiunto nel 1607 dall'abate A. Grillo. Aggiornamento 2015: Sopra l'ingresso al corridoio che conduce al Coro, entro una cornice in scorcio che finge la pietra, incontriamo il tema della Pietà (fig. 3): Maria ai piedi della croce, elemento che segna e definisce lo spazio retrostante, sorregge in grembo il Figlio morto, ai lati due angeli inginocchiati in preghiera chiudono il riquadro. Nell'epigrafe alcuni esametri a commento "O UBI DOLCE CAPUT, RADIISQ(ue) INSIGNE PATERNIS?/ O UBI STELLANTES ORBES? O UBI LUMINA CLARA?/ O UBI SIDEREI VULTUS, GENEROSAQ(ue) FRONTIS/ MAIESTAS, FORMEQ(ue) DECUS, ET LACTEA COLLA/ COMPOSITIQ(ue) SUPER CRINES, REDOLENTIA FLORES/ OSCULA; CERVICI TOTIES INNEXA PARENTIS/ BRACHIA(ue), ET DULCE DIVINO EX ORE LOQUELE?" (O dove il dolce capo, illuminato dai raggi paterni? O dove gli stellanti giri? O dove le luci adorate? O dove i volti di stelle e la nobile maestà della fronte? E le bele forme e il candido collo, i crini composti e i baci che profumavano di fiori e le braccia tante volte avvinte al collo della madre e le dolci parole dalla bocca divina?). Si tratta come è noto di un tema iconografico che nessun passo evangelico descrive ma che troviamo rapidamente radicato nella tradizione popolare [...]. Di qualità la realizzazione soprattutto degli angeli dalle vesti corallo e amaranto, ben caratterizzati nelle espressioni dei visi accesi dal fuoco dell'amore di Dio e nel disegno lineare delle mani; la loro tipologia suggerisce un'attribuzione all'ambito veronesiano, sulla scia dei modelli filtrati attraverso i seguaci di Paolo in terraferma (Ceschi, Vettore Ferraro, 2013, p. 597)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500015736
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
- DATA DI COMPILAZIONE 1976
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1979
2015
- ISCRIZIONI in basso - O UBI DOLCE CAPUT, RADIISQ(ue) INSIGNE PATERNIS?/ O UBI STELLANTES ORBES? O UBI LUMINA CLARA?/ O UBI SIDEREI VULTUS, GENEROSAQ(ue) FRONTIS/ MAIESTAS, FORMEQ(ue) DECUS, ET LACTEA COLLA/ COMPOSITIQ(ue) SUPER CRINES, REDOLENTIA FLORES/ OSCULA; CERVICI TOTIES INNEXA PARENTIS/ BRACHIA(ue), ET DULCE DIVINO EX ORE LOQUELE? - capitale - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0