Consegna delle chiavi a San Pietro

pala d'altare, post 1559 - ante 1560

Sulle scale di un tempio ornato da altorilievi, Cristo consegna le chiavi della Chiesa a Pietro, attorniato dagli altri apostoli. Scelta cromatica sui toni del bruno e del rosso fuoco

  • OGGETTO pala d'altare
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Campagnola Domenico (1500 Ca/1564)
  • LOCALIZZAZIONE Teolo (PD)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE A detta del Fiandrini (1803, cc. 17v; 39v), ma senza l'apporto di alcun documento, la pala ospitata nel braccio destro del transetto venne eseguita nel 1559 sotto il regno dell'abate Placido II da Marostica, dalla scuola dello Zelotti. Variamente divise le altre fonti a partire dalla fine del '700, nell'attribuzione a Domenico Campagnola (Rossetti, 1765, p. 354; mentre nel 1780 aggiunge: "c'è chi la vuol dello Zelotti"); Brandolese, 1809, ms L 273, c. 19r: "S. Pietro... incerto al Campagnola" (Gloria, 1862, II, p. 58), oppure allo Zelotti e scuola (Fiandrini, op. cit; R. Brenzoni 1947, p. 454, M. Dal Bosco, 1959/60). Il nome di Stefano Dall'Arzere viene fatto a partire dal Moschetti (1908, p. 69), seguito dal Roberti (1933, p. 45), Venturi (1934, IX, 7, pp. 122/131), Ceschi, 1973/4, p. 122. Stilisticamente ben lontano dallo Zelotti di questi anni, il linguaggio pittorico della pala pratalense ha invece assonanze con i modi di un Campagnola che sceglie colori brunastri pieni di ombre per le carni; ma certa pesantezza nelle figure potrebbe riportarla entro l'itinerario artistico, peraltro in attesa di una precisa ricostruzione, di Stefano operante appunto nell'ambito di Campagnola. Aggiornamento 2015: Tra le prime pale a farsi ammirare nella chiesa quella posta sull'altare dedicato agli apostoli nel transetto destro. Qui nel 1559-60 Domenico Campagnola allogava la "Consegna delle chiavi a san Pietro" (fig. 18). Come osservato da Elisabetta Saccomanni, il vecchio pittore padovano legge nel lavoro di Zelotti un ultimo invito a modernizzare il suo linguaggio. Non solo il telaio architettonico,che articola lo spazio per piani paralleli scalati ordinatamente in altezza, è chiaramente esemplato sulle scene dispiegate sul tamburo, ma lo stesso impaginarsi delle figure in gruppi sapientemente bilanciati partecipa della svolta classicista impressa da Paolo Veronese alla sua pittura nella parte alta della navata di S. Sebastiano, per non dire della nobile e dignitosa retorica di pose e gesti che conferisce agli apostoli l'aspetto di sapienti intenti a filosofeggiare con Gesù. Pittore sempre molto reattivo, ai fatti artistici "in fieri", Campagnola è ancora capace di cogliere alcuni contenuti delle nuove tendenze stilistiche rappresentate da Zelotti, probabilmente all'opera nella fabbrica al momento del nuovo coinvolgimento del titolato maestro padovano (Mancini, 2013, pp. 360-361)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500015507
  • NUMERO D'INVENTARIO 671
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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