San Benedetto resuscita un bambino in compagnia di San Mauro e San Placido

pala d'altare, ca 1582 - ca 1582

Il Santo, attorniato da tre confratelli (tra cui S. Mauro e S. Placido che reggono il pastorale e la mitra), sta per compiere il miracolo sul bambino steso ai suoi piedi, vicino al padre inginocchiato. La scena è ambientata all'aperto: si intravede uno squarcio paesistico a cannocchiale, nel centro del gruppo e, a sinistra, un portale da cui si affaccia un uomo barbuto

  • OGGETTO pala d'altare
  • ATTRIBUZIONI Apollodoro Francesco Detto Porcia (1531/1612)
  • LOCALIZZAZIONE Teolo (PD)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa pala d'altare venne commissionata dall'abate Gaudiano negli anni 1572/3, secondo il Fiandrini (1803, f. 18) che però la dice di Palma il Giovane; attribuzione poi mantenutasi nel corso del '700 (Rossetti, 1780, p. 361), dell'800 (Gloria, 1862, p. 58), fino ad anni più recenti (Donzelli-Pilo, 1967, p. 317). Solo nel 1831 (Pivetta, p. 41) viene letto il ms. di A. Cittadella (1605, f. 176) che la dice opera di Francesco Apollodoro Porcigia; notizia ripresa dalla Ceschi (1973/4, p. 153), la quale può valersi della conoscenza di altre quattro opere del suddetto pittore - di cui due firmate - per confermare, rafforzata, quest'attribuzione (com. or.). Valga per tutte, il confronto con la pala per l'altare maggiore di S. Giustina a Pernumia (Padova), datata 1595, ove compare la stessa analisi acuta delle fisionomie; e il modo di trattare i muscoli e le venature del collo e delle braccia che ci riporta nell'ambito figurativo di Stefano dall'Arzere, ovvero della cultura post-campagnolesca a Padova. Aggiornamento 2015: Il ritorno in carica per un secondo mandato, nel 1582, di Damiano da Novara (lo stesso abate promotore della campagna dei primi anni settanta) rivitalizza l'attività mecenatesca della congregazione. In quell'anno infatti si procede all'esecuzione della pala dell'altare di S. Benedetto, il quinto a sinistra. Autore dell'opera "San Benedetto resuscita un bambino in compagnia di san Mauro e san Placido" non è però Dario ma il suo principale concorrente sulla piazza padovana, il veneziano Francesco Apollodoro detto da Porcia. Rinomato e celebre ritrattista organico allo Studio, Apollodoro non vanta una pari reputazione nel settore della produzione chiesastica, inaugurata - in base ai dati noti - proprio dalla commissione pratalese (Mancini, 2013, p. 366)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500015460
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
  • DATA DI COMPILAZIONE 1976
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1979
    2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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