Risveglio. Fotografia a colori

fotografia digitale post 2021 - ante 2021

Questo progetto fotografico nasce dall’idea di voler rappresentare l’immobilità, l’impotenza e la voglia di libertà che ognuno di noi ha potuto provare sulla propria pelle durante il lockdown. Durante lo sviluppo del progetto l'artista ha pensato che sarebbe stato interessante concentrarsi anche su come, nei momenti di riapertura, dopo mesi trascorsi in casa si sia potuta riacquisire parzialmente la libertà di muoverci e di esplorare. La foto racconta di questo graduale risveglio delle gambe, simbolo di movimento, coloro che ci permettono di camminare, di scoprire spazi nuovi e di varcare confini che durante la pandemia sono stati spesso invalicabili. Nella fotografia i piedi e le gambe sono di colore bianco, il colore dell’invecchiamento, come a rappresentare una parziale paralisi di questa parte del corpo, un indebolimento provocato dall’impossibilità di muoversi oltre la soglia di casa. Le gambe sono state ferme per troppo tempo. La presenza della natura, del verde, del bosco simboleggiano le gambe che possono finalmente muoversi di nuovo ricongiungendosi direttamente con la terra, correndo libere a contatto con il suolo. Allo stesso tempo però le gambe si mostrano provate, incerte, stanche, rimangono legate all’idea di casa, in parte impreparate a riprende totalmente i ritmi di un tempo. Il legame con la terra però è fortemente evidenziato, le gambe sono ormai libere di muoversi in natura, dove furono originariamente destinate a stare, un luogo di riflessione e di ricerca di se stessi, lontani da casa in cui apparentemente ci si può estraniare e dimenticarsi della situazione di malessere vissuta negli ultimi tempi

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