Skin Hunger. Serie di quattro fotografie a colori

fotografia

La serie di quattro scatti fotografici esplora il tema del contatto umano durante il periodo della pandemia da Covid-19, durante il quale ogni gesto d'affetto era vietato. Il contatto con l'altro era limitato all'osservazione da una distanza di almeno un metro che costringeva a decifrare lo stato d’animo dagli occhi, non potendo vedere nemmeno se sorride o se è imbronciato, perché la bocca è coperta dalla mascherina. Eppure, sostiene l'artista, per l’essere umano il contatto fisico è un esigenza primaria, biologica, necessaria quasi come l’aria che respira: chi trascorre molto tempo senza toccare, soffre di “fame di pelle” o “privazione dell’affetto”, e può sperimentare una serie di effetti fisiologici negativi, che aumentano stress, depressione e ansia

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