Stella d'Italia

monumento ai caduti a lapide,

Il lapidario è collocato nella parte vecchia del cimitero di S. Zeno Naviglio, sul muro che guarda l’antico ingresso. Esso si compone di 3 lapidi rettangolari, murate ai fianchi e sopra la porta che unisce la parte vecchia del cimitero a quella nuova. La prima, poggiante sul lato più lungo, è in marmo nero, accoglie l’epigrafe dedicatoria ed è al di sopra della porta. Le altre due, poste in modo speculare ai fianchi della porta e fissate con elaborate borchie in bronzo, sono in marmo grigio, poggiano sul lato più corto, e sono abbellite da una piccola cimasa sul lato superiore, al di sotto della quale è fissata una piccola Stella d’Italia in bronzo. Esse accolgono i nomi dei 28 deceduti nella Grande guerra, cui in seguito furono aggiunti 8 dei 28 morti nel conflitto 1940-1945. Per i caduti nella guerra 1915-1918 è specificato: cognome, nome, data di morte; per i dispersi c’è solo il cognome ed il nome. I caratteri delle epigrafi, incisi nella pietra, sono colorati di oro e di verde, stinti dal tempo

  • OGGETTO monumento ai caduti a lapide
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
    marmo grigio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Bresciano
  • LOCALIZZAZIONE cimitero pubblico
  • INDIRIZZO Via Aspes, San Zeno Naviglio (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE San Zeno Naviglio già nel marzo del 1920 aveva inaugurato una lapide ai propri morti in guerra. Essa era stata murata nella facciata municipio, ma probabilmente non nella posizione in cui è oggi. Oratore ufficiale fu l’on. Carlo Bonardi. L’esecutore del ricordo, a giudicare dalla sua conformazione quasi identica ad altre lapidi da essa prodotte, avrebbe potuto essere la Ditta Bonifacio (la lapide oggi è mancante del lobo in basso a destra, su cui era di solito apposta la firma). Nella cronaca di quella cerimonia, però, non vi è cenno alcuno al lapidario del cimitero. Pertanto, si deve dedurre che esso fu successivo. In un conciso resoconto della cerimonia del 4 novembre 1931, si apprende che nel cimitero di S. Zeno vi era una cappella dedicata ai morti nella Grande guerra. Per la sintesi, nella cronaca non si fa cenno al lapidario, ma esso dovrebbe risalire a quando vi fu la dedicazione ai caduti. E’ da segnalare, sull’epigrafe dedicatoria, il riferimento esplicito al 1915-1918 come “guerra d’indipendenza”. Dopo il 1945 furono aggiunti negli spazi vuoti delle 2 lapidi alcuni dei deceduti nel conflitto 1940-1945, specie morti nella fase finale del conflitto. Sfugge il criterio della scelta di questi 8 sul totale dei 28 che, invece, furono poi commemorati in modo più preciso su un’altra lapide specifica, oggi collocata presso il monumento ultra-moderno ai morti nelle guerre posto nella piazza del municipio; quantomeno il manufatto originario non fu più oltre intaccato. Sempre dopo il 1945, il muro posteriore della cappella fu abbattuto per creare un passaggio con la parte nuova del camposanto, che ha un suo ingresso principale. Sicché la parte vecchia del cimitero non è frequentata dai più; stato di abbandono che contribuisce al fascino di questo lapidario policromo. Fonti e bibliografia: Da S. Zeno Naviglio. La lapide ai caduti e la bandiera ai combattenti, “La Sentinella Bresciana”, 3-3-1920; S. Zeno Naviglio, “Il Popolo di Brescia”, 7-11-1931
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303274959
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2023
  • ISCRIZIONI lapide orizzontale - S. ZENO NAVIGLIO / AI SUOI FIGLI CADUTI IN GUERRA / DEDICA / PERCHÉ SEMPRE SANTO E LACRIMATO SIA / IL SANGUE PER LA PATRIA VERSATO / GUERRA D’INDIPENDENZA 1915-1918 // - a incisione - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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