Stella d'Italia

monumento ai caduti a lapide, 1921 - 1921

La lapide è murata a circa 2 metri da terra nel fianco destro della chiesa parrocchiale del luogo. Essa ha forma di rettangolo, poggiante sul lato più corto, ed è sormontata da una Stella d'Italia in bronzo. Il lato superiore è stondato, mentre i fianchi sono delimitati da 2 lesene. La parte superiore, in apposita cornice fregiata da 2 fronde d'alloro scolpite a bassorilievo, accoglie in un blasone a conchiglia l'epigrafe dedicatoria. Segue, indi, l'elenco dei 36 morti a causa della guerra, ripartiti su due colonne e in ordine alfabetico. Per ognuno è specificato cognome e nome, mentre nei casi di omonimia vi è anche la paternità. Nel mezzo della base è riportata la data d'inaugurazione, mentre a destra e sinistra, sono applicate 2 Croci di Cristo bronzee, dai lati stondati. Ciò che più colpisce, però, è la vistosa, ricca cornice della lapide, in stucco ad altorilievo, che è tutta un grande tropaion, sormontato da un'aquila. In esso, riprodotti in modo stilizzato e quasi naif, ma con dettagli talvolta davvero realistici, compaiono, tra fronde i alloro e di quercia, tutti gli arnesi e gli artifizi della guerra che avevano caratterizzato la vita delle trincee, e che qui fungono da elementi visivi per il racconto della storia dei morti. Compaiono: il simbolo per cui essi idealmente lottarono, la bandiera d'Italia dallo scudo sabaudo, e l'emblema dell'esito della lotta, cioè l'aquila della vittoria; la causa maggiore dei decessi, ovvero l'artiglieria, evocata da due bocche da fuoco, tre ogive di granate e una ruota raggiata; le armi individuali più diffuse, ossia tre fucili (uno con baionetta inastata) con un caricatore a pacchetto da 6 cartucce del fucile '91, e quelle meno diffuse, come la sciabola e la lancia da cavalleria; gli strumenti della fatica protettrice, come il badile, un piccone, e 2 asce (sono identiche a quelle che comparivano sul fregio degli zappatori che si cuciva sulla giubba); infine, quelle cose così umane perché caratterizzanti l'individualità del soldato, cioè l'elmo Adrian, le giberne e la borraccia (richiama quella vera, la mod. 1907 in legno)

  • OGGETTO monumento ai caduti a lapide
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
    MARMO BIANCO
    PIOMBO/ FUSIONE
    Stucco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Bresciano
  • LOCALIZZAZIONE Via Vittorio Emanuele
  • INDIRIZZO Via Vittorio Emanuele, Pavone Del Mella (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lapide fu inaugurata venerdì 4 novembre 1921. Essa fu voluta dal circolo cattolico giovanile San Benedetto dell paese. Gli oratori furono tutti prelati, fra cui spiccò don Cesare Bonini da Pedergnaga, già cappellano militare in fanteria. La sera vi fu anche una cerimonia dedicata al milite ignoto. La vicenda dei ricordi ai caduti a Pavone del Mella fu piuttosto complessa (cfr. anche scheda specifica del monumento ai caduti, inaugurato nel 1925), e testimonia molto bene il contesto della guerra civile, con il fenomeno della partitizzazione dei reduci e la frattura/interpretazione della memoria della guerra secondo i diversi credi politici. Nello specifico, questo fu il ricordo dedicato ai defunti in guerra dalla fazione cattolica. Nel 1949, per cura delle ACLI di Pavone, al di sotto di questa lapide, ne fu aggiunta una molto più modesta, dall'epigrafe dedicatoria semplice, riportante i nomi dei caduti nel conflitto 1940-1945. Nel 2016, ancora più sotto, fu apposta una terza lapide dedicata all'equipaggio di un bombardiere statunitense abbattuto nel 1943. Fonti e bibliografia: La commemorazione della vittoria. Pavone Mella; "Il Cittadino di Brescia", 12-11-1921
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303274915
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ISCRIZIONI centrale - I GIOVANI DEL CIRCOLO / S. BENEDETTO / AI GLORIOSI CADUTI //BRESCIANI FRANCESCO / CARRERA VINCENZO / CONCIATORI GIUSEPPE / CREMASCHINI FRANCESCO / DABRASSI MICHELE / DANESI GIACOMO / FACCONI BATTISTA / FARINA ETTORE / FERRARI ANGELO DI ANGELO / FERRARI ANGELO DI GIUSEPPE / GATTI FELICE DI GIOVANNI / GIAMBRONI PIETRO / GUASTAROBA ROBERTO / GUERRINI GIUSEPPE // LAZZARONI GIOVANNI / LOSIO BATTISTA / MANENTI ANGELO / MOLINARI ANGELO / NOLLI CH. CESARE DI BATTISTA / NOLLI ANGELO FU DOMENICO / NOTARI ADELMO / OPPICI GIUSEPPE / PALETTI GIACOMO / PATTINI TOMASO / PIETTA ANDREA / RASI GIO. BATTISTA / SEMENSA LUIGI / UDESCHINI ANGELO DI BENIAM.NO / ZANETTI FRANCESCO // MORTI IN CONSEGUENZA DI GUERRA // CORTESI PIETRO / GATTI GIOVANNI DI BORTOLO / GHISLERI GIOVANNI / GUERRESCHI LUIGI / SANDRINI GIO. BATTISTA / UDESCHINI ANGELO DI FRANCE. // PAVONE MELLA 4 NOVEMBRE 1921 // - capitale alto-basso - a caratteri applicati in piombo - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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