Sculture della Real Fabbrica Ferdinandea di Napoli

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA Terracotta
  • ATTRIBUZIONI Celebrano Francesco (attribuito)
    Tagliolini Filippo (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Francesco Celebrano (Napoli, 27 marzo 1729 – Napoli, 22 giugno 1814) è stato un artista italiano, autorevole e poliedrico esponente del '700 napoletano. Pittore, scultore, direttore dei "modellatori" della Real Fabbrica di porcellane a Capodimonte (Napoli), fu anche "Maestro delle Reali Artiglierie e del Genio", nonché pittore di "famiglia" di Re Ferdinando IV di Borbone, educatore del Duca di Calabria e di altri principi di casa Reale. Fu anche autore di una vasta produzione presepiale tanto che Ferdinando IV inviò al fratello Carlo IV, re di Spagna, suoi "pastori" (un uomo e una donna per ciascuna provincia del Regno delle Due Sicilie) che indossavano gli abiti caratteristici. Tali "pastori" sono ancora oggi in possesso della "corona" spagnola che li ha, di recente, fatti pubblicare. Dal 1800, data la sua esperienza nel settore, divenne consulente della Casa reale per l'acquisto e la collezione di "pastori" presepiali, gran parte dei quali sono oggi conservati nel Museo di San Martino a Napoli. Nel campo della scultura, alcune sue opere si trovano nella chiesa napoletana di "Santa Maria della Pietà", o "Pietatella", meglio nota come Cappella Sansevero, il tempio gentilizio portato a compimento da Raimondo di Sangro, VII Principe di Sansevero, tra il 1744 e il 1771: Monumento a Cecco de' Sangro; La Deposizione e l'altare maggiore della Cappella; Il Dominio di se stessi; Monumento a Giovan Francesco de' Sangro; "Pentecoste", dipinto firmato e datato: "Fr. cus. CELEBRANO 1799", conservato presso la Chiesa dello Spirito Santo a Scilla. Nella metà del XVIII secolo Francesco Celebrano lavorò a Cerreto Sannita dove eseguì un dipinto nella Chiesa di Sant'Antonio, due lunette nel Santuario della Madonna delle Grazie e degli affreschi in palazzo Ungaro. Al Celebrano è attribuita la statua di Sant'Onofrio, custodita nella Chiesa di Santa Maria degli Afflitti in Gesualdo (AV). Filippo Tagliolini (Fogliano di Cascia, 1745 – Napoli, 1809) è stato uno scultore e ceramista italiano. Nato in un borgo della Valnerina, presso Cascia, la passione per l'arte e il desiderio di affermarsi lo spinse, ventenne, a recarsi a Roma dove, nel 1766, dopo un breve apprendistato nella bottega di Pietro Pacilli, si aggiudicò l'ambito premio di scultura dell'Accademia di San Luca. Il riconoscimento lo stimolò a trasferirsi, l'anno successivo, prima a Venezia per lavorare nel laboratorio dei fratelli Cozzi, poi a Vienna, in cui operò validamente come modellatore nella fabbrica imperiale di porcellane. Nel 1780, già sufficientemente conosciuto, fu convocato a Napoli per lavorare presso la Real fabbrica Ferdinandea (1771-1806), che contribuì a rinnovare, sotto il patrocinio dei sovrani Ferdinando IV e Maria Carolina: si fece portatore di prestigiose innovazioni introducendo l'uso del biscuit e del gusto neoclassico. Le opere del Tagliolini, oltre cento, sono conservate specialmente presso il Museo di Capodimonte. Ideava e modellava personalmente le sue creazioni, coadiuvato poi dagli allievi, e le firmava con un monogramma. Tra le sue sculture più famose il Giudizio di Paride, composto da 19 pezzi, la Caduta dei Giganti e L'Educazione di Achille da parte del centauro Chirone. Un’altra importante scultura è Alessandro Magno a cavallo di Bucefalo, 1790, collezione privata. Ritrae il re macedone Alessandro Magno in sella al suo leggendario cavallo Bucefalo, che si impenna, armato probabilmente di lancia che punta contro il nemico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303274265-0
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Milano
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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