Giuseppe Garibaldi che sorregge un soldato morente
monumento ai caduti a cippo,
1949 - 1949
Scola Daniele (1877/ 1948)
1877/ 1948
Monumento dedicato ai caduti di tutte le guerre; compare la lista dei caduti. Composto da un basamento in marmo sopra il quale è presente il gruppo scultoreo in bronzo raffigurante Giuseppe Garibaldi che sorregge un soldato morente
- OGGETTO monumento ai caduti a cippo
-
MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
Marmo
-
ATTRIBUZIONI
Scola Daniele (1877/ 1948)
- LOCALIZZAZIONE Piazza XXVI Maggio
- INDIRIZZO Piazza XXVI Maggio, Varese (VA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il gruppo scultoreo in bronzo originale di Daniele Scola venne requisito e fuso nell’anno 1943 per scopi bellici; rifatto nel secondo dopoguerra, nell’anno 1949 seguendo il modello originale. L’attuale basamento in marmo è ancora quello originale (comunicazione orale). Daniele Scola nasce a Genova nel 1877. Frequenta l’Accademia di Brera a Milano, dove è allievo di Enrico Butti. Di seguito si trasferisce prima a Malnate poi a Varese. Lavora soprattutto per commissioni pubbliche, su temi di carattere celebrativo. Per l’ampliamento del palazzo del Tribunale di Varese, opera dell’architetto Morpurgo, esegue un’opera dal titolo Giustizia che poi sarà fusa per esigenze belliche. Molti i suoi ritratti di Mussolini o del Re commissionati da enti pubblici locali. Suo è il Monumento ai caduti in piazza XXVI maggio a Biumo, Varese e altri collocati presso il cimitero Monumentale di Milano. Alcuni suoi bozzetti sono conservati nei depositi del Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Varese. Muore a Varese nel 1948. La presenza della figura di Giuseppe Garibaldi nel monumento ai caduti di Biumo, si ricollega alla Battaglia di Varese del 1859. (La Battaglia di Varese venne combattuta il 26 maggio 1859 a Varese. Essa si colloca nell'ambito delle guerre austro-sarde per la conquista del Nord d'Italia, e venne appunto combattuta tra i volontari dei Cacciatori delle Alpi, comandati da Giuseppe Garibaldi, contro le truppe del Regno Lombardo-Veneto. Gli austriaci vennero sconfitti presso Como, e vennero obbligati a mantenere le truppe a nord del fronte. Garibaldi e i suoi cacciatori si erano mossi dalle loro posizioni nel tentativo di occupare Varese, nella notte del 23 maggio. Il comandante in capo dell'esercito austriaco, il Feldmaresciallo Ferencz Gyulai, inviò la divisione Urban a prendersi cura della gestione del caso. Nel frattempo, il 25 maggio, 500 fucilieri austriaci, 130 ulani, e due cannoni da Gallarate attaccarono la compagnia guidata da Carlo De Cristoforis a Sesto Calende, ma vennero sconfitti a Somma Lombardo. Il 26 maggio, di pomeriggio, la divisione Urban giunse a Varese, dove Garibaldi stava già preparando le difese. I piemontesi erano divisi come segue: un battaglione (Enrico Cosenz) sulla destra, due battaglioni a sinistra (Giacomo Medici), un battaglione in centro (Nicola Ardoino); due battaglioni di riserva, uno a Varese (Nino Bixio), e uno a Biumo Superiore. Gli austriaci aprirono il fuoco coi cannoni, e spostarono immediatamente tre delle loro colonne contro il nemico. Il battaglione di Cosenz attaccò gli austriaci che avanzavano, e si dedicò quindi alle altre colonne, respingendo l'attacco con l'aiuto del battaglione del Generale Medici. Urban, sopraffatto dalle forze nemiche, si ritirò a Malnate. Medici e Ardoino attaccarono nuovamente gli austriaci in ritirata, causando loro nuove perdite)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303254312
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- ISCRIZIONI lato anteriore, sul basamento - SOPRA LE ZOLLE INTRISE DI SANGVE GARIBALDINO/ AI PRIMI ALBORI DELLE PATRIE LIBERTA’/ BIVMO INFERIORE/ RICORDA I SVOI FIGLI/ CADVTI FRA LO STELVIO E IL MARE/ EROI NOVISSIMI/ DELLA REDENZIONE TROPPO A LVNGO SOGNATA/ PVRO OLOCAVSTO ALL’ITALIA D’OGGI/ MONITO SOLENNE ALL’ITALIA DI DOMANI MDCCCLIX/ MCMXV-MCMXVIII/ REQUISITO E DEMOLITO NELL’ANNO 1943/ RICOSTRUITO PER VOLONTA’ DEI BIUMENSI/ IN MEMORIA DEI CADUTI DI TUTTE LE GUERRE/ 26 MAGGIO 1949 - a rilievo -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0