Izuma gongen

altare portatile, ca 1700 - ante 1867

Tempietto portatile (zushi) quasi a forma di parallelepipedo, avente due sportelli apribili sul davanti che danno sull'ampia nicchia interna. Sul fondo di quest'ultima è applicato un foglio di carta dipinta raffigurante una divinità con corpo antropomorfo, volto di corvo e ali, posante sul dorso di una volpe (kitsune) bianca

  • OGGETTO altare portatile
  • MATERIA E TECNICA legno/ laccatura in oro
    legno/ laccatura
    carta/ pittura
  • MISURE Profondità: 12 cm
    Altezza: 45 cm
    Larghezza: 23 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Giapponese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Acciaierie Ansaldo (ex)
  • INDIRIZZO Via Savona, 39, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La divinità raffigurata ha l'aspetto classico di un tengu, "spirito della montagna", ovvero di una creatura fantastica molto popolare in Giappone, fin dal VI-VII secolo d.C.. I tengu erano divinità delle montagne, connesse spesso con gli yamabushi, ovvero quei monaci eremiti che formavano la setta dello Shugendo, una sorta di sintesi tra Shintoismo e Buddhismo tantrico. Secondo le leggende, questi esseri erano malvagi; tuttavia, col tempo divennero buoni e simpatici, conosciuti soprattutto per la loro capacità di trasformarsi in animali, oltre a legarsi con sempre maggiore evidenza al Buddhismo; inoltre, come gli yamabushi, anche i tengu erano considerati avversari proprio di quei monaci buddhisti che non si attenevano alle regole della dottrina. In questa immagine, in particolare, è raffigurato un karasu-tengu, ovvero il "tengu-corvo", caratterizzato da corpo umano, volto e ali di corvo, derivato dalla divinità induista Garuda, anch'essa dotata di volto di uccello. Possiamo inoltre riconoscere la divinità in Izuma Gongen (o Izuna Myojin), adorato nel tempio di Izuna, posto in cima all'omonimo monte nel distretto di Kamiminochi (prefettura di Nagano). Le più antiche notizie di questo culto, noto col nome di Izuna shugen, si trovano nell'Asabasho, un testo compilato nel 1279; ebbe molto successo nel periodo Muromachi (1333-1573), grazie all'opera della guida (sendatsu) Sennichi Tayu. La controparte buddista di questa divinità è il bodhisattva Jizo con il culto Atago. Il culto per Izuna Gongen fu molto praticato dai militari, tra cui Takeda Shingen e Uesugi Kenshin
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301978315
  • NUMERO D'INVENTARIO G 00760
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Regione Lombardia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2009
  • ISCRIZIONI interno edicola, in basso - Yama atama karasu - ideogrammi - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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