Fasti di Napoleone I
stampa stampa di traduzione,
ca 1860 - ante 1873
Appiani Andrea (1754/ 1817)
1754/ 1817
Rosaspina Francesco (1762/ 1841)
1762/ 1841
Rosaspina Giuseppe (1763/ 1832)
1763/ 1832
Longhi Giuseppe (1766/ 1831)
1766/ 1831
Benaglia Giuseppe (1766-1796/ 1830-1835)
1766-1796/ 1830-1835
Bisi Michele (1788/ 1874)
1788/ 1874
- OGGETTO stampa stampa di traduzione
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MATERIA E TECNICA
acquaforte su fondino
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ATTRIBUZIONI
Appiani Andrea (1754/ 1817): inventore
Rosaspina Francesco (1762/ 1841): incisore
Rosaspina Giuseppe (1763/ 1832)
Longhi Giuseppe (1766/ 1831)
Benaglia Giuseppe (1766-1796/ 1830-1835)
Bisi Michele (1788/ 1874)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei Civici di Lecco
- LOCALIZZAZIONE Villa Manzoni
- INDIRIZZO Via don Guanella, 1, Lecco (LC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le incisioni con "I Fasti di Napoleone" rappresentano un'importante documentazione iconografica del ciclo già collocato nella Sala delle Cariatidi del Palazzo Reale di Milano, distrutto nel 1943 durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Si trattava di un fregio costituito da 39 dipinti a tempera su tela a monocromo ad imitazione del bassorilievo antico, realizzato da Andrea Appiani tra il 1800-1801 circa e il 1807 per decorare la balconata della ringhiera. L'intero ciclo narrava, attraverso 21 episodi, le gesta eroiche condotte da Napoleone in pace e in guerra nel periodo compreso tra la prima campagna d'Italia (1796) e la vittoria di Friedland (1807). Il processo di traduzione grafica, voluto da Napoleone stesso, fu attuato da una valente équipe di incisori tra il 1805 e il 1816. Dopo la prima edizione del 1826 le stampe conobbero una notevole diffusione. I fratelli Didot di Parigi, proprietari dei rami dei Fasti nel 1860, ne promossero un'edizione rilegata ad album corredata da testi esplicativi e commento storico dedicata a Napoleone III. Scopo dell'impresa era quello di legittimare il potere di Napoleone III attraverso il rimando all'Impero napoleonico. Nel frattempo i rami passarono in proprietà della calcografia di F. Chardon il vecchio di Parigi. Gli esemplari conservati nelle collezioni dei Musei Civici di Lecco sono formati da 30 incisioni sciolte conservate insieme all'album, privo di rilegatura, a sua volta costituito da pp. III più 25 di testo. Si tratta dell'edizione dei fratelli Didot (1860) stampata da Chardon all'epoca di Napoleone III (1808-1873) (Bairati E./ Pivetta M./ Raponi N., 1997)
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300649067-0
- NUMERO D'INVENTARIO PA/1474-1503
- ENTE SCHEDATORE Regione Lombardia
- DATA DI COMPILAZIONE 2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0