monumento funebre, ca 1400 - ca 1410

Il sarcofago inserito nel muro e visibile solo nella parte anteriore, si compone di due colonne con capitelli corinzi, di un bassorilievo rettangolare e di una iscrizione in caratteri gotici incisa su lastra trapezoidale. Il bassorilievo raffigura la famiglia Secco in adorazione attorno alla Vergine seduta in trono con il bambino in grembo. Ai lati i SS. Marco e antonio. Alla sinistra della Vergine sono Fermo Secco con i tre figli: Emmanuele, Marco, Gian Luigi. Alla destra è la vedova Florida d'Arco con la figlia Antonia. Alle due estremità sono i due stemmi Secco e D'Arco

  • OGGETTO monumento funebre
  • MATERIA E TECNICA MARMO BIANCO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Bergamasca
  • LOCALIZZAZIONE Caravaggio (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il sarcofago si componeva originariamente di una base quadrangolare di marmo con quattro basse colonne sostenenti un architrave su cui posava l'urna scolpita a statuette e bassorilievi. Sopra era un coperchio a forma di piramide tronca con l'iscrizione. Conservò la sua forma fino agli anni successivi al Concilio di Trento quando venne incastrato nel muro dove è visibile attualmente. L'origine della famiglia di Fermo Secco risalirebbe, secondo notizie raccolte da G. Bossi (1708) e riprese da Secco d'Aragona (1968), alla metà del XIII secolo, quando per volere di Federico II, i suoi antenati si insediarono nei possedimenti di Caravaggio e della Gera d'Adda.Condottiero di Giangaleazzo Visconti e genero di Antonio Arco, feudatario del castello d'Arco nel Bresciano, Fermo Secco partecipò alle lotte che nel bresciano sorsero con Roberto di Baviera. Nel 1401 assalì insieme ai ghibellini i gioghi della Nozza in val Sabbia sui monti confinanti con Trento e con la contea d'Arco, dove si era chiuso con Giovanni Ronzone ribellatosi ai Visconti. L'epigrafe ricorda la spedizione e dice che fu vittoriosa, ma Fermo morì il 17 ottobre 1401 a Caravaggio, probabilemente di peste. Di autore ignoto, il sarcofago, secondo C. Baroni (1955), riprende esempi della scultura milanese del primo Quattrocento con aspetti spiccatamente provinciali
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300209643
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1976
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sulla parte superiore - EGREGIO [S] BUSTO VIR QUODAM CLAUDITUR ISTO - MARMOREO FIRMUS MAGNIPOTENS DOMINUS. - ORTUS NEMPE / DOMO SICCORUM MULTA PER AEVA - PRAECLARA CUIUS DISUS, ET ILLE FUIT. - O MORE INFOELIX IMPIA TEMPORA NEQUAM - NON PUDUIT / RAPIDO TOT RAPIUSSE VIRO! - HIC AEQUA LANCE SUB CALCI SCEPTRA TENEBAT - TRANQUILLA POPOLUM PACE JUVANDO SUUM / - ANGLERIAE RECTOR PRIMUS PRIMUS REXIT COMITATUM; - DERTHONAE RECTOR, NOVARIEACQUE FUIT. - HIC BELLI DUCTOR TRIDENTI SEDIT IN CRIS / - BELLIGERANS VALIDO MARTE FAVENTE SIBI, - CONSORTEM LIQUIT FLORIDAM ILLAM MAGNIFICORUM - EX ARCO NATAM SEMINE NOBILIUM - PHOEBI LUX / UMBRAS TUNC PRIMUM SOLVEBAT ANNIS - CUM QUADRIGENTIS MILLIBUS ORBIS ERAT; - POST DECIMAM OCTOBRIS IBAT SEPTIMA MENSIS - CUM EDUXIT / FLAMEN CORPUS HUMO TRIBUENS. - NON VALUIT PROBITAS, NON CENSUS, FORMA, NES AETAS - ME ME QUIN LAETI STRAVERIT IMPERIUM - a solchi - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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