PRODOMUS / seu / Preambulare lumen/ reserati / portentosae magnificentiae / Theatri / quo omnia/ ad aulam Caesaream / in / Augustissimae Suae Caesareae, & Regiae Catholicae / Majestatis nostri gloriosissime Regnatis Monarchae / CAROLI VI / Metropo. figure maschili e figure femminili
stampa stampa di riproduzione,
ca 1735 - ca 1735
De Stampart Francisco (1675/ 1750)
1675/ 1750
De Prenner Antonio (1683/ 1761)
1683/ 1761
- OGGETTO stampa stampa di riproduzione
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MATERIA E TECNICA
carta/ acquaforte
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ATTRIBUZIONI
De Stampart Francisco (1675/ 1750): incisore
De Prenner Antonio (1683/ 1761)
- LOCALIZZAZIONE Lodi (LO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'albume di incisioni raffigura il nucleo di opere che l'imperatore Carlo VI portò a Vienna negli anni venti del XVIII secolo. I dipinti vennero collocati secondo criteri barocchi e decorativi nelle sale della Stallburg. La collezione, che oggi dà vita alla Pinacoteca del Kunsthistoriches, è costituita da quattro nuclei: il primo si riferisce a Rodolfo II, in parte andato disperso in seguito al saccheggio di Praga del 1648, il secondo all'arciduca Leopoldo Guglielmo (1614-1662), fratello dell'imperatore Ferdinando III, imperniato soprattutto sulla pittura veneziana e dell'Italia settentrionale del Quattrocento e del Cinquecento, sui fiamminghi dal Xv al XVII secolo. Portata Vienna nel 1656, la collezione venne collocata nella Stallburg e catalogata, finchè nel 1662 ne prese possesso l'imperatore Leopoldo I. Infine quella di Carlo VI, che qui è raffigurata. Il libro venne acquistato da Maria Cosway il 17 ottobre 1782 (?), come sembrerebbe indicato a penna sul frontespizio
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300208125
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 2004
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI in basso - Chi può ridir il prodigioso vanto/ Di cui gonfia risplende prisca Etade/ Onde ogni altro splendor vien meno, e cade/ E quasi d'oggi di va il lustro infranto./ Tacerò le Virtudi illustri e rade/ Che à Grecia fero un si prezioso amanto:/ De' tempij anchor oblio alta beltade; / Poi che gloria maggior si tria a Cando./ Quest'ebbe allor, quando animò le tele,/ e Zeusi adulator Parrasio vinse/ Fastosa allor all'Eroe spiegò le vele/ Emola Roma impugna tant'onore;/ Ne Grecia à contrastar già maj saccinse/ Il contrastarflo à noi lasciando à Cuore -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0