assunzione della Madonna

gruppo scultoreo,
  • OGGETTO gruppo scultoreo
  • MATERIA E TECNICA terracotta/ pittura/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Ticinese
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Silva Gianfrancesco (belloni L. M. 1966)
  • LOCALIZZAZIONE OSSUCCIO (CO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La quattordicesima cappella, a pianta ottagonale, è decorata da ventidue statue e gruppi scultorei di plasticatore ignoto, e da affreschi sulla volta raffiguranti l'Eterno e angioletti, e pitture prospettiche e paesaggi sulle pareti eseguiti rispettivamente nell'Otto e nel Novecento. Ritenuta una delle più antiche ed eretta dal Comune di Sala (Bolzani, 1870), va riportata in realtà all'anno 1665, secondo l'enigmatica iscrizione dipinta sull'apostolo in secondo piano a destra (confronta le scheda 00203891.11): "F.° S.a/ 16 F. 65/ c.a/ S.a/ A. 18/ AG.to" che potrebbe leggersi come "Francesco Silva (o Francesco Sala) 1665 Fece codesta Statua Adì 18 Agosto". Belloni (1966) ha creduto trattarsi di una prova del giovane figlio di Agostino, Francesco o Gianfrancesco Silva, che in quell'anno non era ancora nato. Lo stile di questa statua è pertinente a quello di tutte le altre, per cui la firma va estesa all'opera plastica dell'intera cappella. L'autore, pur operando in una data avanzata, ha modi arcaicizzanti più vicini a Francesco Silva che non al figlio Agostino. Non è rimasta memoria di un membro della famiglia Silva di nome Francesco attivo in quegli anni; perciò si può affacciare la possibilità che si tratti di Francesco Sala, allievo o collaboratore di francesco Silva (sul Sala confronta Gavazzi Nizzola S./ Magni M. 1972 e S. Langeé/ G. Pacciarotti, Barocco Alpino, Milano 1994, p. 243). Tuttavia, essendo documentato tra il 1595 e il 1638, non è facile che nel 1665 fosse ancora vivo. Il problema dell'identificazione dell'autore rimane dunque aperto. Si conservano preventivi di restauri eseguiti alle quattordici cappelle di Ossuccio all'inizio del secolo XIX (Archivio del Santuario di Ossuccio): oltre a quello di Arnoldi & Comp. (integrazione delle parti mancanti e ridipinture a olio delle statue; ed esecuzione delle "pitture sfondate cioè rifare tutto il lamborigio e lesenne sino al capitello"), si conservano i preventivi dello "statuario" Stefano Salterio (13 novembre 1803) e di Antonio Tirolo di Valle Intelvi (21 novembre 1808), che prevedeva di "riparare... tutte le statue... nelle loro roture". Il Bolzani (1870) dà notizie di un restauro generale alle cappelle nel 1864, costato alla Fabbriceria £ 2040. L'ultimo intervento, ad opera di Silvestro Marmori, risale al 1935 quando fu eseguita la pulitura e la riverniciatura delle statue e si provvide al "riattacco di due braccia e quattro dita... pareti interne da rifare fino alla metà con tre paesaggi" (Archivio del Santuario di Ossuccio)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300203891-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1999
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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