Ritratto di Giuseppe Verdi. ritratto di Giuseppe Verdi
dipinto
1886 - 1886
Boldini Giovanni (1842/ 1931)
1842/ 1931
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Boldini Giovanni (1842/ 1931): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto venne eseguito da Boldini a Parigi, ove Verdi si trovava mentre lavorava all'Otello, nello studio dell'artista in Place Pigalle n. 11, tra la fine del 1885 e l'inizio del 1886. Ci vollero varie sedute di posa, alle quali partecipavano la moglie Giuseppina Strepponi, che interveniva di continuo, ed il compositore ed unico allievo di Verdi Emanuele Muzio, di cui il pittore aveva realizzato poco tempo prima (1882) un ritratto. Fu proprio tramite Muzio che il pittore ferrarese, ormai giunto al successo, riuscì nel 1884, durante il viaggio italiano, a incontrare il Maestro, di cui fu ospite, nel suo appartamento di Palazzo Doria a Genova, nel periodo di Natale (E. Camesasca- A. Borgogelli, 1989, p. 295, pp. 318-319, n. 66, A. Villari in Boldini 2004, catalogo della mostra p. 178) Tuttavia il lavoro non soddisfece completamente il Boldini che riuscì ad ottenere indietro il ritratto e a rispedirlo definitivamente al Maestro solo nel 1893. Non completamente soddisfatto del lavoro l'artista decise di effigiare nuovamente il riluttante Verdi: nacque così lo stupendo pastello, realizzato sempre a Parigi, ove Verdi risiedeva all'Hotel de Bade, il 9 aprile 1886, in un unica seduta di posa; Boldini tenne con sè e rifiutò di vendere persino al principe di Galles questa intensa immagine, ma la donò nel 1918 alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, grazie all'intervento di Letizia di Savoia (E. Camesasca, Boldini, 1970, p. 98, n. 85). Dopo il 1886 il pittore ed il Maestro si frequenteranno saltuariamente: Boldini verrà ad assistere alla prima dell'Otello alla Scala il 5 febbraio 1887, Verdi gli invierà lo spartito dell'opera, con dedica, il 9 febbraio 1887, mentre il 10 l'artista parteciperà al pranzo di gala all'Hotel de Milan in onore del compositore (Camesasca-Borgogelli, 1989, p. 296). Il pittore si recherà poi in visita dal musicista a Genova, ove il Maestro terrà il suo ritratto ricevuto in regalo dall'autore stesso nel 1893, dopo l'ennesimo successo ottenuto con Falstaff (M. Conati, 1980, p. 170-177). In tale anno i due si incontrano alla Famiglia Artistica a Milano. Della versione del ritratto conservato nella Galleria di Roma sono noti due disegni, uno situato alla Scala nella saletta Verdi, l'altro nella Raccolta Enrico Piceni (E. Piceni, Boldini, l'uomo e l'opera, 1981, f. 62). Si ricorda che il ritratto venne collocato nella sala attigua al salone al primo piano della Casa di Riposo, secondo le disposizioni fornite dall'architetto Boito. In seguito, quando tale ambiente divenne Sala del Consiglio di Amministrazione, il ritratto venne sistemato a pianterreno, ove tuttora è situato nel ricostituito Museo Verdi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300183868
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 1999
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI in basso a destra - al Maestro Verdi/ suo ammiratore e/ amico Boldini/ 1886 - corsivo - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0