Geni della Musica verdiana. figure allegoriche
decorazione musiva
1902/03/10 - 1903/02/12
Pogliaghi Lodovico (1857/ 1950)
1857/ 1950
Compagnia Venezia Murano (ex Salviati) (notizie 1895-1912)
notizie 1895-1912
decorazioni
- OGGETTO decorazione musiva
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MATERIA E TECNICA
pasta vitrea/ mosaico
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ATTRIBUZIONI
Pogliaghi Lodovico (1857/ 1950): disegnatore
Compagnia Venezia Murano (ex Salviati) (notizie 1895-1912): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La decorazione musiva della cripta, operata dalla Compagnia Venezia Murano (ex Salviati), con sede a Palazzo da Mula sul Canal Grande e magazzino a San Marco nelle Procuratie Nuove a Venezia e succursale a Londra, e realizzata su disegni di Lodovico Pogliaghi, si deve alla cantante Teresa Stolz (1834/ 1902), interprete delle opere verdiane, che in data 10 marzo 1902 risulta aver commissionato agli autori l'ornamentazione della tomba (cfr. lettera del 10 marzo 1902 di Tito Ricordi al Presidente del Consiglio d'Amministrazione della Casa di Riposo, Gaetano Negri, conservata nell'Archivio della Casa, cart. Museo Cimeli). Nel mese di novembre del 1901 ella depositò presso la Ditta G. Ricordi la somma di £ 25.000 da utilizzare per questo proposito (cfr. lettera di Ricordi al Consiglio di Amministrazione della Casa, datata 29 novembre 1901, pubblicata in Lopez, 1988, p. 68). Da un biglietto della Compagnia Venezia Murano del 12 febbraio 1903, conservato nell'Archivio della Casa (cart. Museo Cimeli) risulta che Pogliaghi ha visto i lavori eseguiti dal laboratorio veneziano e che è soddisfatto della riproduzione dei cartoni in mosaico. I lavori vennero comunque ultimati nel marzo 1903 (cfr. lettera dell'11 marzo 1903 del Consiglio d'Amministrazione della Casa al Presidente del Consiglio G. Zanardelli, in cui viene indicato che i lavori sono compiuti e che la cripta verrà aperta al pubblico, conservata nella stessa cartella dell'Archivio della Casa). All'inaugurazione tenutasi nel giorno dell'onomastico di Verdi (19 marzo) del 1903 la Stolz però non potè assistere poichè era già morta. Il suo dono al Maestro è ricordato in una lapide collocata nella parete sinistra della cripta. La decorazione della tomba si pone in un momento particolare della produzione artistica di Pogliaghi: egli, che era pittore, scultore ed architetto oltre che insegnante di decorazione all'Accademia di Brera, stava eseguendo una delle opere più importanti della sua lunga carriera artistica, da molti considerata come il suo capolavoro: le imposte bronzee del portale maggiore del Duomo di Milano (progetto 1894, collocazione 1906). Come decoratore egli aveva affiancato il suo maestro Giuseppe Bertini nell'ornamentazione di Palazzo Turati a Milano (1876) e del palazzo milanese di G. G. Poldi Pezzoli. Non era comunque nuovo nell'attività di progettare decorazioni musive: nel 1886/ 1887 aveva realizzato i mosaici con la Storia, L'Angelo della morte e L'Angelo della luce per il Famedio del Cimitero Monumentale di Milano, i cui studi preparatori sono conservati alla Galleria d'Arte Moderna. Inoltre sarà curatore dell'ordinamento e dell'arredamento del Museo del Teatro alla Scala, oltre che essere stato uno dei suoi promotori insieme ad Arrigo Boito, per il quale creò le scenografie della prima rappresentazione del Nerone alla Scala (per questo allestimento venne premiato nel 1925 a Parigi all'Esposizione Internazionale delle Arti Decorative). Nel 1926/27 curerà la decorazione delle tombe dei Boito al Monumentale. E' interessante inoltre ricordare che all'epoca della tumulazione delle salme di Verdi e della moglie, avvenuta il 27 febbraio 1901, la decorazione della cripta era solo parzialmente realizzata: infatti secondo quanto indicato nelle relazioni di Boito datate rispettivamente 3 e 5 febbraio 1901, conservate presso l'Archivio della Casa (cart. Museo Cimeli), risulta che per il 22 febbraio nella cripta sarebbero state "pronte le tombe, le scale d'accesso e parte dei rivestimenti agli zoccoli delle pareti; mancheranno i mosaici delle pareti da ricoprire con drappi rossi di velluto"; la volta sarà provvisoriamente "dipinta in un azzurro a stelle d'oro". Per compiere tali lavori risulta "necessario provvedere alla demolizione delle volte delle cinque campate ora esistenti all'altezza del piano di corte ed alla costruzione delle nuove volte in modo che il pavimento della cripta riesca a m. 1.87 sotto il pavimento attuale. Dovranno essere costruite le volte rampanti sulle quali si poggeranno le scale di marmo e le due tombe conformemente alle prescrizioni municipali per le sepolture" (seguono indicazioni precise riguardo alle tombe). Dai medesimi documenti, insieme alla nota dell'architetto Diego Brioschi del 1° maggio 1901 con allegate le fatture dei vari artigiani, operata per il collaudo finale (il Comune effettuerà un sopralluogo per la verifica di controllo in data 14 febbraio 1901) risulta che le opere murarie sono state realizzate dalla Ditta Noseda (£. 2.247,40), la decorazione in marmo è opera della Ditta Fratelli Bogani (£. 10.171), quella pittorica (provvisoria) di Angelo Comolli (£. 500), le "opere provvisorie di compimento" sono della Ditta Fratelli Confalonieri fu Mauro Falegnami (£. 325), mentre i lavori in bronzo sono di G. Lomazzi (£. 45), quelli in vetro della Ditta Porta e C. (£. 48), in ferro sono opera del fabbro Mazzucotelli (£ 30) e gli addobbi sono della Ditta Guerra (£. 390) e del tappezziere Anzini (£. 700)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300183825-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 1999
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI primo scomparto a sinistra, in basso a sinistra - L. Pogliaghi 1902 - corsivo - a caratteri applicati -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0