ancona, complesso decorativo di Risitti Giovan Paolo (sec. XVII)

ancona,

Nella parte inferiore l'ancona è delimitata lateralmente da due erme. Due lesene arricchite da motivi decorativi, testine alate e modiglioni laterali reggono una trabeazione con fregio a girali che sottosta a un timpano spezzato; all'interno, entro comici che riprendono gli stessi motivi decorativi, due dipinti sovrapposti: un affresco staccato e una tela. Al centro del timpano si alza una seconda ancona, di dimensioni ridotte, conclusa in alto da due modiglioni affrontati con testina centrale e contenente un dipinto. Alla sommità, su un piedistallo, due statuette raffiguranti la Visitazione. Completa l'ancona una serie di sei angioletti a tutto tondo che si alzano dalle estremità del secondo gradino, del timpano, dell'anconetta superiore e del timpano conclusivo

  • OGGETTO ancona
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ stuccatura/ pittura/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Risitti Giovan Paolo (notizie 1634)
  • LOCALIZZAZIONE Legnano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il 28 dicembte 1634 il capitolo stabilisce di far eseguire l'ancona della Madonna delle Grazie dando l'incarico a Giovan Paolo Rositti; il 16 novembre 1636 si decide di far ritoccare l'affresco della Madonna fra i SS. Sebastiano e Rocco, già trasportato nella chiesa. In un inventario del 1738 nella descrizione del "primo altare" ossia altar maggiore si conferma la presenza, a quella data, dei dipinti dell'Annunciazione e della Beata Vergine delle Grazie. La visita pastorale del card. Pozzobonelli del 1761 descrive l'altar maggiore come è tuttora, a due gradini, con i tre dipinti inseriti nelllancona lignea dorata. Di un consistente restauro si ha notizia da un rendiconto del 1874 che registra, dopo una serie di preliminari, un contratto datato 30 marzo tra la Fabbriceria di Legnano e il doratore di Busto Arsizio Giuseppe Tosi per la doratura e verniciatura dell'altar maggiore per L .1200; il 19 aprile viene versato un acconto di L. 600; il saldo avviene il 4 ottobre e comprende anche la"coloritura degli angeli" . Contemporaneamente il 19 aprile si saldano al Prof. G. Olgiati di Busto Arsizio L.100 per le sue competenze consistenti in sopralluoghi, rilievi dei vari pezzi componenti l'altare, studi preliminari, dettagli illustrativi per gli operai, progetto del tabernacolo, assistenza per la rimessa in opera dell' altare. Lo stesso 19 aprile l' intagliatore Enrico Zenone di Gallarate riceve L.100 per aver rimesso alcune braccia e ali a "6 putini" (precisamente le braccia agli angeli grandi, agli angeli mezzani, un'ala e alcune dita agli angeli piccoli), riparato tre ornati e fatto uno nuovo di fianco al gradino superiore. Tra il 10 settembre e il 28 ottoobre Francesco Mazza riceve L. 24 per ridipinture all'affresco della Madonna, dei sei angioletti e la portina del tabernacolo. Non documentata la notizia secondo cui l'altare sarebbe stato posto nel 1619 sulla parete di fondo della chiesa per far da cornice all' affresco staccato votivo, e rimosso da tale posizione: solo nel 1894 quando fu prolungato ilcoro per sistemarvi l'organo; in reatà una pianta datata 1847, eseguita dall' arch. Francesco Turco in occasione del rifacimento del pavimento della chiesa riporta l'altare nel mezzo del presbiterio e così pure quella del 1894, allegata alla relazione tecnica dell' Ing. Renato Cuttica e precedente ilavori di restauro. Recentemente (1994) tutto l'altare è stato sottoposto a un'azione di pulitura da parte della Ditta Lasa di Bergamo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300181705
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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