La Vergine Assunta e i Santi Marco, Girolamo, Caterina d'Alessandria, Chiara e Francesco. Maria Vergine assunta con i Santi Marco, Girolamo, Caterina d'AlesSandria, Chiara e Francesco

polittico, ca 1529 - ante 1530
  • OGGETTO polittico
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Bonvicino Alessandro Detto Moretto (1498 Ca./ 1519): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca di Brera
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo di Brera
  • INDIRIZZO Via Brera, 28, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sei tavole che componevano il polittico entrarono a Brera nel 1808: fu smembrato nel 1812 per uno scambio tra la Pinacoteca di Brera e il Louvre. Brera cedette in cambio di alcune opere di scuola fiamminga, il pannello con i Santi Bonaventura e Antonio da Padova e l'altro con San Bernardino e Ludovico da Tolosa. La preziosa soasa lignea che racchiudeva il polittico è tutt'ora conservata nella sede originaria. Il polittico era composto originariamente di otto tavole (cfr. Moretto, 1988, pp.221-230: 223). Già al loro ingresso queste erano state inventariate come unità indipendenti e non considerate parte di un complesso unitario; il Gironi descrivendole nel 1812/1833 ne parlava separatamente e le guide più antiche le segnalano collocate in sale diverse. Ancora oggi, pur essendo stata ricomposta l'unità delle prime tre, componenti l'ordine superiore, il San francesco è esposto come opera indipendente. Erano parte del polittico pure due tavolette con funzione di gattoni - erano dunque sovrapposte ai pannelli dell'ordine superiore - raffiguranti Angeli adoranti; queste furono ritrovate da Gironi e nel 1930 si trovavano ancora a Gardone Val Trompia, riunite alla soasa (Falsina, 1930); successivamente alienate sono passate in collezione privata bresciana (1946/post; cfr. per tutta la vicenda e altri ragguagli sulla cornice lignea, Begni Redona, 1988). La datazione al terzo decennio delsecolo, proposta da Boselli, Bossaglia, Guazzoni e Frangi, ha trovato conferme nei documenti prodotti da Guerrini (1986) attinenti all'esecuzione della parte lignea dell'ancona, eseguita probabilmente tra il 1527 e il 1528 dallo scultore-intagliatore Clemente Zamara, e da un atto di vendita di terreni in esecuzione della volontà di donna Elisabetta de'Parolari. La committente, madre di Ludovico de'Parolari, padre guardiano del convento, stabilì nel suo testamento la vendita di alcuni terreni per realizzare "unam anchonam in dicto conventu valloris centum ducatorum" e altre opere nel monastero. L'atto di vendita, rogato dal notaio Gasparino ferrandi di Sarezzo in data 15 settembre 1528, dopo la morte della testatrice sottolinea chiaramente che la vendita è in esecuzione di tali volontà e a pro del monastero gardonese di Santa Maria degli Angeli
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300180102-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ISCRIZIONI sulla soasa: fascia sommitale di ciascun registro - ASSVMPTA EST MARIA IN CELVM /GAVDENT ANGELI LAVDANTES BENEDICV(N)T DO(MI)N(VM) - prima ant. Ufficio di Lodi e Vespro festa Assunta - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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