progetto architettonico: trabeazione e capitello dell'Arco della Pace
stampa stampa di traduzione
post 1816 - ante 1825
Cagnola Luigi (attribuito)
1764/ 1833
Mercoli Giacomo Il Giovane (attribuito)
1745/ 1825
Elementi architettonici: trabeazione; capitello
- OGGETTO stampa stampa di traduzione
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MATERIA E TECNICA
carta/ acquaforte/ bulino
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ATTRIBUZIONI
Cagnola Luigi (attribuito): disegnatore
Mercoli Giacomo Il Giovane (attribuito): incisore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca di Brera Archivio Cagnola
- LOCALIZZAZIONE Palazzo di Brera
- INDIRIZZO Via Brera, 28, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'arco trionfale del Sempione, o delle Vittorie, voluto dal vicerè Eugenio di Beauharnais per celebrare le glorie di Napoleone, fu edificato all'ingresso nord-ovest di Milano, sulla strada per Pariig, nell'area del Foro Bonaparte. Il consiglio comunale di Milano, in data 8 febbraio 1806, incaricò del progetto l'architetto Luigi Cagnola: i lavori ebbero nizio nell'autunno 1807 e continuarono senza interruzione fino alla primavera del 1814, quando il monumento era compiuto fino all'imposta degli archi minori ed arano stati realizzati in parte gli altorilievi celebrativi. Dopo la caduta di Napoleone, già nel 1816, si decise di continuare l'opera, trasformando il programma iconografico e mutando il nome in "Arco della Pace" (1818). Il cantiere riprese effettivamente nel 1826 e, alla morte del Cgnola, nel 1833, l'edificio era giunto all'altezza dell'architrave. La direzione dei lavori fu poi affidata a Carlo Londonio, Domenico Moglia e Francesco Peverelli; i due caselli daziari annessi all'Arco furono compiuti variando il progetto originale. La lunga vicenda costruttiva si concluse nel 1838, con l'inaugurazione avvenuta il 10 settembre, alla presenza dell'imperatore Ferdinando I.Le stampe conservate nell'Archivio Cagnola sono quasi tutte prove calcografiche. Va ricordato che l'architetto aveva ottenuto nel 1827 l'autorizzazione governativa di tenere in casa un torchio per tirare le prove dei disegni delle sue opere che si proponeva di far incidere (Pecchiai, 1927, p. 708). Un gruppo di prove di stampa, con otto soggetti diversi relativi all'Arco della Pace, può essere attribuito all'incisore lugenese Giacomo Mercoli, detto "Mercoli nipote" (1745-1825) per il confronto con quanto illustrato in un "Elenco e perizia dei diversi rami incisi delle opere lasciate dal Signor Marchese Cagnola", conservato presso l'Archivio di Stato di Varallo Sesia (Berengo Gardin, 1994, doc. 23). Il documento cita infatti "rami incisi a bulino da Mercoli", descritti come sei rami riproducenti la facciata, il fianco, lo spaccato, il piedistallo, la trabeazione, la sagoma dell'attico e due rami con le dodici varianti decorativedei rosoni. La datazione dell'intero gruppo dovrebbe essere compresa tra il 1816 e il 1825 (cfr. anche inv. 2491, 2495, 2501, 2503, 2520, 2526, 2536).Per qualche notizia si veda:Alberici, 1963, p. 145;Giani G., 1988;Berengo Gardin, 1994, doc. 23
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300179571
- NUMERO D'INVENTARIO 2516
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 1996
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0