Veduta di Como con santi protettori e Cristo crocifisso

dipinto 1690-1710

La metà inferiore del quadro è occupata dalla veduta della citttà dall'alto che abbraccia poco più della sua parte murata, con il primo bacino del lago . Sopra, al centro, si vede il miracoloso Crocifisso entro un ovale sostenuto da due angioletti. Ai lati stanno due santi inginocchiati

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 151.5
    Larghezza: 200
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi
  • INDIRIZZO Via Armando Diaz, 84, Como (CO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dipinto di gusto e fattura popolare e di notevole interesse iconografico. Il dipinto presenta una veduta di Como con i compatroni: il miracoloso Crocefisso dell'Annunciata, S. Abbondio e S. Pietro Martire, domenicano che fu priore nel distrutto convento comasco di S. Giovanni in Pedemonte, scelto come compatrono di Como nel 1691. Se questa data può essere considerata come termine post quem per la realizzazione del dipinto, la presenza della cupola del duomo, costruita nel 1730, suggerisce l'estremo cronologico ante quem, il quale, a sua volta, può essere ulteriormente circoscritto ai primi anni del 1700 sulla base dei caratteri stilistici dell'opera. Alberto Rovi, che ha fornito una precisa descrizione degli edifici raffigurati (Rovi, 1989, 63), ha rintracciato relazioni tra questo dipinto e la Veduta di Como attribuita a Cristoforo Caresana, pure appartenente alla collezione dei Musei Civici di Como (inv. 115), nonchè con una tela con Cristo in gloria fra i SS. Abbondio e Pietro Martire attribuita a Federico Panza, proveniente dal convento di S. Giovanni in Pedemonte ed ora conservata nella chiesa parrocchiale di Codera (Novate Mezzola). Lo studioso, inoltre, ha osservato che: "l'impostazione del chiaroscuro, molto incoerente da zona a zona, può trovare spiegazione nella volontà di sottolineare alcuni edifici e, in particolare, un percorso che va dalla chiesa dell'Annunciata (luogo di culto del "Crocefisso di Como") fino all'immagine dello stesso Crocefisso attraverso un percorso diagonale nel quadro corrispondente ad un reale percorso esterno alle mura, fiancheggiante i conventi (S. Francesco, Ascensione, S. Orsola) ed inerpicantesi sulla montagna, da S. Croce a S. Donato a Brunate" (Rovi, 1989, 121).Bibliografia: N. 135 del Catalogo Opere del Comune di Como
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300178132
  • NUMERO D'INVENTARIO 135
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI Sotto l'immagine del Cristo crocifisso, entro cartiglio - CIVITATIS/ PROTECTORES/ COMI - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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