suonatore di liuto
dipinto,
ca 1527 - ca 1530
Campi Giulio (attribuito)
1502/ 1572
La figura è rappresentata a mezzo busto mentre si volge di tre quarti verso lo spettatore. A destra si vede un tendone e, a sinistra, compare un peasaggio lacustre visto a volo d'uccello, con costruzioni e monti
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 92
Larghezza: 70
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ATTRIBUZIONI
Campi Giulio (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi
- INDIRIZZO Via Armando Diaz, 84, Como (CO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il taglio compositivo richiama analogie soluzioni di area lombarda- veneta del terzo- quarto decennio del Cinquecento, non esclusa Cremona; più precisamente, talune sottigliezze linearistiche nel taglio del volto e delle mani farebbero pensare alla mano di Giulio Campi. La scarsa leggibilità del dipinto non permette tuttavia per ora un giudizio più puntuale.Aggiornamenti:Giulio Bora (Bora, 1981), rifiutando la tradizionale attribuzione del dipinto a Palma il Vecchio (sostenuta sulla base di un'iscrizione sul verso della tela che recita "Palma vecchio n. 4", ora nascosta dalla foderatura) , lo ascrive alla produzione del cremonese Giulio Campi, sulla base delle caratteristiche stilistiche di ascendenza veneto bresciana-bergamasca (ricchezza coloristica, taglio della figura), cui si assommano motivi lombardo-emiliani. In particolare, lo studioso istituisce un rapporto tra il dipinto in esame e un'opera del Campi raffigurante l'Allegoria del Museo Poldi Pezzoli di Milano, datata intorno al 1527, quando il linguaggio del pittore si arricchisce di notazioni parmensi e correggesche. Entrambe le tele hanno in comune il "taglio compositivo, con il breve diaframma del parapetto tra figura e riguardante, il fondo scuro dell'ambiente sulla destra [...], l'apertura sulla sinistra di un paesaggio collinare digradante verso uno specchio d'acqua [...[ oltre all'affilata tipologia del volto barbuto e, soprattutto, della mano destra dal palmo estremamente esile e dalle dita affusolate" (Bora, 1981, 51). Il Bora, inoltre, ha rintracciato una precisa relazione tra il dipinto di Como e due studi studi preparatori raffiguranti mani che suonano il liuto sul verso di un disegno conservato nel Victoria & Albert Museum di Londra (Ward-Jackson, 1979).Bibliografia: Vecchio Catalogo: Sala XIV, n. 71
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300178022
- NUMERO D'INVENTARIO 314
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- ISCRIZIONI Sul verso della tela - PALMA VECCHIO N. 4 -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0