dipinto, ciclo di Boselli Antonio (e aiuti) (inizio sec. XVI)

dipinto ca 1503 - ca 1510
Boselli Antonio (e Aiuti)
1470-1480/ 1532

Ciclo di affreschi

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Boselli Antonio (e Aiuti)
  • LOCALIZZAZIONE Almenno San Salvatore (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'intera cappella è documentatamente legata alla famiglia Luelli. Si ricorda che di fronte ad essa si trova la lapide sepolcrale del 1503 di Zambello e Antonello Luelli (cfr. scheda 03/00175361), che la fecerono costruire qualche anno prima: atto del 1 luglio 1493, ms. Almenno ... , f. 6,trascritto da Gamba (1971- 1972, pp. 118-119 n. 1 e p. XV). La cappella, dedicata a San Pietro e a San Giovanni Battista, presenta un ciclo unitario di affreschi assegnabile ad Antonio Boselli: si confronti quanto nella scheda 03/00175374 per l'esame complessivo del problema della documentata presenza di Boselli nella chiesa e per la definizione critica della sua produzione in Almenno in relazione al più vasto ambito lombardo. Per quanto riguarda in particolare le pitture, si ricorda che, dopo la segnalazione del Tassi (ed. Mazzini 1970, vol. II p.43) di polittici e dipinti di Boselli nella chiesa, Capuani (1964, p.3) segnala l'importanza degli affreschi boselliani della chiesa ed Id., 1970, pp. 25-31, individua il contratto del notaio Gaspare Luelli (10 dic. 1503, Archivio di Stato di Bergamo, faldone 1162, f. 363), con il quale Zambello e Antonello de Luellis, suo nipote, commissionarono al Boselli un polittico oltre che un affresco con l'Annunciazione, per adornare la cappella di San Pietro e San Giovanni Battista. La minuziosa descrizione delle singole tavole contenuta nel contratto ed il nome dei committenti ha consentito l'identificazione del polittico, creduto disperso, in una collezione privata milanese,insieme a gran parte delle tavole dell'altro polittico del 1515, destinato alla prima cappella sinistra (cfr. scheda 03/00175374). Gli affreschi sono descritti nell'inventario 1965, p.66, che ne individua i soggetti iconografici dicendoli di "curioso pittore" del XV-XVI secolo; Gamba (1971-1972, pp. 117-118 e n.1) e Manzoni (1988, p.198 e p.199 n.62) asegnano i dipinti a Boselli e descrivono i soggetti recensendo l'articolo di Capuani citato. Argenti e Barachetti (1975, p.327) ricordano come l'Annunciazione del frontone fosse nominata I nel contratto del 1503, assegnando a Boselli dell'intera cappella solo quell'affresco. Credo che l'intero ciclo possa essere riferito al Boselli stesso con aiuti. Una conferma alla concezione unitaria del programma decorativo, oggi difficilmente leggibile per lo stato di conservazione, verrebbe dallo studiato ed omogeneo apparato di incorniciatura. Sotto lo scene principali sulle due pareti rimangono i resti di un'alta zoccolatura in finto marmo con un tondo al centro. Pilastri dipinti si appoggiano a questa base, mentre più semplici cornici modanate incorniciano le figure sui pilastri. Nella parte superiore della parete di fondo, lungo il campo rettangolare dell'intradosso della volta a botte e sulla ghiera dell'arco sotto il frontone, corre una larga fascia con un motivo a fitto intreccio, elegantemente delimitato da sottili bordure bianche, ripetute pure nell'intradosso dell'arco d'ingresso. La decorazione della parete fu probabilmente pensata in relazione al polittico del Boselli del 1503, qui anticamente collocato, in modo analogo alla organizzazione degli affreschi nella prima cappella a sinistra (cfr. scheda 03/00175374 e 03/00175374.13). Il pittore che concepì l'intero programma iconografico, forse Boselli stesso, tenne conto dei soggetti principali affrontati nel polittico: San Pietro ed il Battesimo di Cristo, per i quali si rimanda ad Argenti-Barachetti (1975, p. 328) e al più puntuale Capuani (1970, pp. 25-26)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300175391-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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