decorazione plastica di Riccardi Gian Battista (attribuito) (metà sec. XVIII)

decorazione plastica

All'arco santo è applicata una ricca decorazione in stucco: il fondo, la cornice, gli elementi architettonici sono intonacati di rosa, mentre bianchi sono gli angeli, le conchiglie, i nastri, i tralci di fiori, il cartoccio centrale bordato d'oro. Il contorno inferiore dell'arcone, a linee spezzate, è costituito da una sorta di timpano su cui poggiano due grandi conchiglie simmetriche, ed è arricchito da tralci di fiori, rami di palme e al centro, da due testine di serafini avvolti in un panneggio; altre due testine sono murate alle estremità del sottarco. Nella parte superiore due ampie volute ornate con motivi vegetali e tralci di fiori inquadrano un cartoccio con scritta a lettere capitali dorate, cimasa a motivi rococò, nastri svolazzanti, e disposti simmetricamente, una croce e un pastorale dorati. Alle estremità laterali delle volute sono poggiati due angioletti che reggono tra le mani rispettivamente un modellino di chiesa e una mitria dorati

  • OGGETTO decorazione plastica
  • MATERIA E TECNICA stucco/ pittura/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Riccardi Gian Battista (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Monza (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo il Campini la ristrutturazione dell'interno della chiesa risale agli anni 1756-58, su disegno di G.B. Riccardi; a lui andrebbe quindi riferito anche il progetto di questa parte della decorazione, "lavorato a rabeschi e simboli di stucchi assai risaltati, che assorbirono grossso pecuglio, ma nè appagò l'idea, nè la maniera del travaglio". Nel quadro generale del rinnovamento delle chiese in area monzese nel sec. XVIII è frequente l'impiego dello stucco, usato per dare un volto nuovo ad ambienti di età precedenti senza apportare grosse modifiche alle strutture più antiche sottostanti. G.B. Riccardi, di cui sono noti alcuni progetti per altari di chiese milanesi e un disegno per la facciata del Duomo di Milano nel terzo e quarto decennio del secolo XVIII, fu attivo anche in altre chiese di Monza, specialmente in S.Maria del Carrobiolo, dove la sua attività, insieme al figlio Carlo, è documentata dal 1755 al 1764. Stando al Campini l'intervento in S. Maria in Strada dovrebbe essere quindi pressochè contemporaneo. Restaurato dall'ottobre 1989 all'aprile 1990 da Franca Cantù, Monza, insieme a tutta la zona presbiteriale, sotto la direzione della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300174696
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI Nel cartoccio centrale - DEI GENITRIX VIRGO/ INTERCEDE/ PRO NOBIS -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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