Sei teste di pecora. sei teste di pecora

dipinto, ca 1760 - ca 1766
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA carta/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 42.5
    Larghezza: 28
  • ATTRIBUZIONI Londonio Francesco (1723/ 1786): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca di Brera
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo di Brera
  • INDIRIZZO Via Brera, 28, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto proviene dal lascito di Carlo Giuseppe Londonio (testamento del 20 luglio 1836), pronipote del pittore Francesco e terzo presidente dell'Accademia di Brera. Il donatore legava all'Imperial Regia Accademia 61 dipinti a olio su carta e un disegno a chiaroscuro del suo avo; il testamento, impugnato dalle sorelle del testatore con l'intenzione di farne dichiarare la nullità, fu infine dichiarato valido e risolto in favore dell'Accademia che si vedeva finalmente assegnato il lascito il 17 dicembre del 1847. Nel 1848 i disegni furono messi in cornice dal falegname Biraghi: spesso tali cornici raggruppano più disegni; ma su di ciò vedi la documentazione presente alla Soprintendenza B.A.S. di Milano, Archivio Storico. E' palese la rilevanza storica di tale lascito: questo è infatti composto di materiali provenienti direttamente dallo studio dell'artista: abbozzi e studi più finiti ad olio su carta e risalenti a vari periodi dell'attività dell'artista, alcuni forse in parte ricordi dei viaggi a Roma e a Napoli, percorsi dai temi consueti al pittore - contadini, pastori, animali - e anche qualche soggetto insolito come paesaggi e nature morte che non risulta invece trattato in forma indipendente nei quadri di maggiore formato. Lo studio in parola è associato ad altri due; sono tutti collocati in un'unica cornice. Si tratta di due studi parziali aventi quale soggetto gruppi di pecore e di una figura di contadina allungata, tema quanto mai caratteristico di Londonio; il gruppo di pecore catalogato n. 177 è uno studio parziale per una delle grandi tele per Villa Alari di Cernusco sul Naviglio, su commissione del conte Francesco Giacinto Alari e oggi in collezione privata (cfr. Coppa, in Coppa-Ferrario Mezzadri, 1984, pp. 53-74, fig. 67). Anche per lo studio della contadina, e pur senza una perfetta coincidenza,si può confrontare lo studio con una "Contadina seduta" sempre proveniente da villa Alari e ora in collezione privata (cfr. Coppa, in Coppa- Ferrario Mezzadri, 1984, pp. 53-74, fig. 68). Ancora più puntuali i raffronti con i Pastori e pecore in asta da Christie's nel 1986 (illustrazione in Bona Castellotti, 1986, n. 391)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300158554
  • NUMERO D'INVENTARIO Reg. Cron. 476
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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