corona, coppia di Mendozza Carlo (sec. XIX)

corona, 1836 - 1836

La fascia in sezione semicircolare - definita da listelli modanati e fogliette lanceolate - é decorata da palmette e rosette con al centro l'iscrizione e conclusa da stelle e gigli a giorno alternati. Dalle stelle si elevano listelli rastremati che, inarcandosi, si uniscano in alto asorreggere il globo sormontato dalla croce. Mobili e in argento dorato le due palme incrociate

  • OGGETTO corona
  • MATERIA E TECNICA argento/ cesellatura/ doratura/ laminazione/ sbalzo
  • ATTRIBUZIONI Mendozza Carlo (notizie Sec. Xix)
  • LOCALIZZAZIONE Alzano Lombardo (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'autore delle due corone é Carlo Mendosa(o Mendoza) documentato ad Alzano nei libri "Cassa contanti" il 21 luglio 1852 :"...all'orefice sig.Mendoza di Bergamo per una"baciletta d'argento e varie fatture agli arredi di questa parrocchiale L.162.00". I pagamenti si susseguono sino al 31 dicembre 1884. Carlo Mendozza lavora a Milano all'insegna di S.Eligio dal 15 marzo del 1826 nella "bottega in borgo di Cittadella 3658 dove abita, ma già nello stesso anno la trasferisce in contrada degli Orefici 3204 prendendo abitazione in contrada dei Ratti 3191 ... Il bollo é stato in uso nel periodo 1826 -1833 poiché Carlo Mendozza notifica il 2 gennaio 1834 la rinuncia all'insegna di "Sant'Eligio" per assumere quella del "turco... ". Risulta ohe Carlo Mendozza si é succcessivamente trasferito a Bergamo aprendo bottega di orefice e argentiere. Il bollo usato a Bergamo é stato rilevato anche dallo studio Bulgari di Roma che lo classifica col n. 03369 d'archivio" (v.G.Sambonet, Gli argenti milanesi, milanot 1987 pp. 241 e 298). Lo stesso Sambonet cita di Mendozza:un calice in S. Maria Segreta a Milano, una pisside nel monastero di S. Margherita a Vercelli e un calice nella chiesa dei Sette Fratelli a Ranica con l'iscrizione "Carlo Mendozza fece in Bergamo L'an 1854" (per quest'ultimo v. Milano, Soprintendenza per i Beni artistici e storici Catalogo, Ranica", Parrocchiale sette fratelli, scheda n. 201 di F.Rossi). Un ostensorio di Carlo Mendozza datate 1855 in S.Stefano degli Angeli é ricordato dal Pagnoni (v.L. Pagnoni, Chiese bergamasche,Bergamo,1979, p.333). L'opera in esame, tipioamente neoclassica nella semplice struttura e nel repertorio decorativo può essere paragonata alla produzione coeva milanese e in particolare alle opere di G.Battista Scorzino e del figlio Luigi i quali dal 1834 al 1838 lavorano alla... (allegato andato perso)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300155593
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ISCRIZIONI 1836 S. BONIFACIO M VOTUM POPULI1836 FELICITATI M VOUTM POPULI - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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