San Marco, San Luca, San Giovanni, San Matteo
La parete est della 3° sagrestia è decorata da tre lapidi marmoree con belle cornici in stucco da un ricco fregio a racemi e cespi di foglie (che gira tutt'attorno la sala ), da doppi capitelli corinzi agli angoli arricchiti da testine e grappoli di frutta, da un architrave liscio sormontato da una doppia modanatura sporgente con listelli a ovoli e palmette, sopra cui la parete si incurva a formare una lunetta con una finestra al centro e due superfici triangolari ai lati, occupate da due figure di evangelisti a tutto tondo, sempre in stucco, a destra Luca seduto sul toro tra le cui corna è appoggiato un libro aperto, a sinistra Marco con ai piedi il leone e il libro in mano, panneggiati con tuniche a ampi mantelli che creano gorghi e viluppi di grande bellezza. Meno ornata la parete ovest, di fronte, sia nel decoro delle lapidi, sia nel fregio a racemi. Stupendi invece i due Evangelisti nella lunette, a destra Matteo con l'angelo che gli sostiene il libro, a sinistra Giovanni, giovane e aitante; con l'aquila accanto
- OGGETTO decorazione plastica
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MATERIA E TECNICA
Stucco
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ATTRIBUZIONI
Sala Gerolamo (notizie 1651-1695)
- LOCALIZZAZIONE Alzano Lombardo (BG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La parete est, per quanto riguarda gli stucchi (fregi, putti, figure) è un proseguimento della seconda sagrestia; anche gli Evangelisti nella lunetta sono molto simili ai profeti della 2° sala, sebbene di proporzioni più monumentali e più impetuosi e vitali nelle pose e nei gesti, Lo stuccatore che ha ornato la seconda sagrestia, cioè Girolamo Sala, figlio del luganese Giovan Angelo, ha proseguito senza soluzione di continuità a decorare la terza cominciando dalla parete est e modellando le grandi figure degli Evangelisti nelle lunette est e ovest. Come si dirà anche scrivendo sugli stucci della volta, le pqporzioni molto più grandi della terza sagrestia (rispetto il piccolo scrigno della seconda), e la fretta imposta atutte le maestranze di concludere i lavori per i solenni festeggiamenti in onore delle reliquie dei santi Bonifacio e felicita (fatte pervenire dalle catacombe romane) da celebrarsi nell'a. 1700 (FORNONI 1923, p.31 e p.72), hanno probabilmente costretto a semplificare la decorazione a stucco, come si può ben vedere nella parete ovest, sia nelle cornici delle lapidi sia nel fregio soprastante, e a affidarla ad aiuti o collaboratori. Comunque le figure dei quattro Evangelisti sono stupende e inducono a credere che la specialità di Gerolomd consistesse propriamente in queste grandi sculture. Infatti nella Cappella del Corpus Domini della chiesa di Sant'Alessandro in Colonna a Bergamo, "rifatta ed ornata nel 1696 con affreschi di Cifrondi e stucchi di Angelo Sala" (la notizia è in FORNONI, "Storia di Bergamo", volo X, p.180, ms. s.d. pro la Curia Vescovile di Bergamo), vi sono nelle lunette e nei pennacchi belle figure a stucco di evangelisti e profeti del tutto simili a queste di Alzano. Esse non sono certo di Gio. Angelo Sala, morto nel 1688 ca., ma del figlio ed erede Gerolamo, di cui si ignorava l'esistenza. Infatti tutti gli studiosi che si sono occupati della chiesa di San Martino (cfr. Bibliografia), accennando agli stucchi della terza sagrestia li dicono del Sala o Giovanni Sala
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300155506
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 1993
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0