ascensione di Cristo

dipinto,

Personaggi: Cristo; Madonna. Figure: discepoli

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Cifrondi Antonio (1656/ 1730)
  • LOCALIZZAZIONE Alzano Lombardo (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La volta della seconda sagrestia, piccola e raccolta come uno scrigno colmo di tesori (m.7 x 8,40), è ricoperta da magnifici stucchi (v. schede precedenti) che incorniciano nove affreschi ispirati alla vita e passione di Cristo. Mancando i documenti più antichi (distrutti in parte da un incendio dell'Archivio parrocchiale nel 1809), per la documentazione sulle opere d'arte presenti nella chiesa di San Martino ci si deve basare sulle tradizioni raccolte da due coscienziosi storici di Alzano Maggiore, il prevosto d. GIACINTO BASSI (1822) e il sacerdote d. GIUSEPPE BONGIANI (manoscritti ultimati dopo il 1898). Cifrondi è attestate 'in questi scritti come l'autore dei dipinti e la stessa notizia è nelle "Vite" di F.M. TASSI (1793,II,p. 34-41) e nel "Dizionario odeporico" di G.MAIRONI DA PONTE (1819,1, P. 22) ed è confermata dai più recenti scritti sulla chiesa di San Martino di E.FORNONI (1923, p.37) e di C.PATELLI (1959 e 1978, p.120 e p.134). Nella accurata monografia sul Cifrondi di Paolo DAL POGGETTO (1982) gli affreschi di Alzano Lombardo sono avvicinati ad altre opere del periogo giovanile del pittore le due tele di San Michele al Pozzo Bianco in Bergamo e l'affresco a Trescore con la "Caduta di Simon Mago", datato 1691 . La recente campagna di restauro di tutta la sagrestia (opere lignee, stucchi marmi, affreschi) ha non solo valorizzato ed esaltato le singole opere, ma ha permesso di avere una visione più armonica e veramente esaltante di tutto il complesso. I colori delle scene del Cifrondi hanno perso quel senso di fastidiosa pesantezza che li incupiva precedentemente, trovando un richiamo negli straordinari sottofondi policromi comparsi sotto i candidi stucchi. Interessanti le osservazioni che ci ha fornito il restauratore Zangiacomi (che si è occupato dei dipinti): "gli affreschi sembrano essere stati eseguiti successivamante agli stucci, come è visibile dalle piccole sbordature della malta e sbavature dei colot'i lungo i margini interni delle cornici a stucco" scrive nella sua relazione. Inoltre: "Tutto il ciclo pittorico risulta essere stato sottoposto ad interventi di restauro con estese ridipinture". In effetti, nei mss. del Bongiani del 1898 circa abbiamo trovato il nome "del bravo e distinto giovane pittore conterrazzaneo (sic!) Piacentini che rifece un affresco (la Salita al Calvario) e ritoccò tutti gli altri, tra il 1883 e il 1892". Anche i colori avevano subito delle manomissioni: " Tutti gli azzurri dei manti e dei fondi sono stati ridipinti e sono state ridipinte buona parte delle ombre dei panneggi nel probabile intento di aumentare i contrasti chiaroscurali" (Relazione dei restauri del 1992-93). Dei nove riquadri ad affresco dipinti da Cifrondi, sette sono distribuiti sulla volta e due sulle pareti sud ed ovest. Al centro campeggia questo dipinto con l' "Ascensione di Gesù", schizzato alla maniera scattante e veloce tipica del pittore, con una certa maestria nello scorcio (bella la figura della Madonna) e nella varietà degli atteggiamenti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300155435
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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