elemosina di San Lucio
dipinto
1675 - 1675
Paglia Francesco (1635/ 1714)
1635/ 1714
Personaggi: San Lucio; Santa Caterina d'Alessandria; Santa Lucia. Attributi: (San Lucio) formaggio; (Santa Caterina d'Alessandria) ruota dentata; palma; (Santa Lucia) occhi su asticella. Figure: mendicante; storpio. Simboli del martirio: palma; corona di rose
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Paglia Francesco (1635/ 1714)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Giuseppe
- INDIRIZZO Vicolo San Giuseppe, Brescia (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il documento di concessione della cappella al Paratico dei Formaggiai del 1675 (pubblicato da Prestini, 1978, p. 53) offre un valido termine post quem per l'esecuzione del dipinto in esame. Nel documento di concessione il Paratico si impegna "a far costruere un suo altare et farli la palla del santo Lucio protettore di d.to Paratico". Il medesimo anno 1675, secondo la Prestini, può essere assunto anche come termine ante quem per il compimento del dipinto dal momento che lo stesso Paglia segnala l'Elemosina di San Lucio, dipinta da lui stesso, già nel "Giardino dell pittura", che secondo la Prestini è compilato da Paglia entro il 1675. Anelli (1981), invece, preferisce spostare la datazione tra il 1675 e il 1680, in base ad una accurata verifica stilistica che mette in risalto il forte interesse di Paglia per la pittura di Guercino. D'altra parte la ripresa del classicismo bolognese da parte di Paglia non è un fenomeno isolato nell'ultimo quarto del '600 in Lombardia, infatti anche Scaramuccia nel ciclo pavese dedicato a Pio Ghislieri guarda ai bolognesi e raggiunge esiti molto simili a quelli che Paglia esibisce nel dipinto in esame. Infine un'osservazione sul fatto che le due sante raffigurate a destra, identificabili per gli attributi iconografici in Santa Lucia (con gli occhi infilzati su una asticella che si confonde con il tono corrusco del fondo) e Santa Caterina (seduta con grazia sulla ruota del proprio martirio) è giustificata dal fatto che la cappella prima di essere concessa in patronato ai Formaggiai era dedicata proprio alle due sante. Per la figura di San Lucio di Val Cavargna, protettore di alpigiani e casari (da non confondersi con l'omonimo santo vescovo), si rimanda alla pubblicazione di Grandi G., San Lucio di Cavargna, Como, 2000
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300149285
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 2001
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0