Giudizio Universale

dipinto, 1100 - 1124

Si conservano quattro registri. Nel primo in alto si intravvedono i piedi e la veste di una grande figura (il Cristo?), nel registro sottostante si riconoscono coloro che escono dal sepolcro. Proseguendo verso il basso nel terzo registro sono raffigurati angeli e gli apostoli, mentre nel quarto registro è rappresentata la folla degli eletti di diversa estrazione sociale

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
  • LOCALIZZAZIONE Acquanegra sul Chiese (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Giudizio Universale fa parte della decorazione pittorica che ricopre la controfacciata, la navata centrale e il sottotetto della Chiesa di San Tommaso Apostolo ad Acquanegra. Nella navata maggiore, suddivisa in tre registri, sono raffigurati personaggi veterotestamentari divisi da paraste dipinte, mentre nei pennacchi sono narrate la storia di Boloeni e di San Girolamo. Il Casnighi (1860), per primo, si sofferma sulle teste che si vedono nel sottotetto, che assegna al Mille. Il Paccagnini (1960), da parte sua, propone una datazione agli inizi del XII secolo, ripresa anche dal Panizza (1961), ipotizzando l'esistenza di altri brani sotto l'intonaco nella navata centrale. Dal 1977 al 1984 infatti vengono portati alla luce gli affreschi ancora esistenti nella navata centrale sotto la direzione di Ilaria Toesca. La studiosa (1981, 1987, 1990) individua due maestri, uno attivo nella navata, l'altro nella crociera e nel presbiterio, e propone una datazione fra XI e XII secolo, suggerendo confronti con gli affreschi di Civate (San Pietro e San Calogero), di S. Antonino a Piacenza e con quelli di Nonantola. In seguito il Bazzotti (1989) oltre ai confronti indicati dalla Toesca rileva un legame con la "cultura aulica bizantina" e avanza una collocazione cronologica "entro il primo ventennio del XII secolo". Una datazione agli inizi del XII secolo viene indicata anche dallo Zuliani e dalla Segre Montel (1984, 1991) - gli studiosi, sulla scia della Toesca, fanno riferimento alle Bibbie Atlantiche, prodotte tra l'XI e il XII secolo, e alla scultura di ambito emiliano, in particolare wiligelmica, per quanto riguarda i mascheroni dipinti al termine delle paraste divisorie della navata centrale - e recentemente anche dall'Autenrieth (1998). Questa datazione, suggerita dalle affinità con la cultura figurativa padana tra XI e XII secolo, è confermata dal confronto con il mosaico pavimentale (scheda 00143457 e ss.), parte del medesimo progetto iconografico
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300143407
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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