Madonna col Bambino fra San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista. Madonna con Bambino con San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista

dipinto, 1485 - 1485
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ applicazione su tela/ pittura a fresco
  • MISURE Altezza: 192
    Larghezza: 173
  • ATTRIBUZIONI Foppa Vincenzo (1417-1420/ 1516): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca di Brera
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo di Brera
  • INDIRIZZO Via Brera, 28, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo la testimonianza di Michele Caffi, l'affresco nel 1884 solo da pochi anni di trovava nell'aula di Prospettiva dell'Accademia di Brera, sopra la porta di una stanza che prima era la sagrestia dell'antica chiesa degli Umiliati di Santa Maria di Brera. Risulta pertanto nonattendibile la notizia riportata da Malaguzzi Valeri (1908) secondo cui il trasporto sul supporto attuale sarebbe stato realizzato nel 1808. L'architettura, in cui è inserita la Madonna, costituiva la parte superiore di una più ampia decorazione, che includeva ai lati della porta, due lesene dipinte, sormontate da capitelli. Una decorazione quasi letterale è registrata nelle decorazioni delle due portine del transetto della chiesa della Certosa di Pavia, realizzata dal Bergognone qualche anno dopo. La composizione rivela più di un aggancio alla pittura veneta, ed in particolare di derivazione belliniana (cfr. il Bambino adagiato sul parapetto), tema che riappare nella Madonna con Bambino ed un Angelo (già Firenze, collezione Contini Bonaccossi, ora Galleria degli Uffizi). L'affresco è stato studiato molto anche per la presenza del tappeto che pende dal parapetto. La maggior parte degli studiosi hanno assegnato il tappeto all'area dell'Asia Minore. Bode e Kuhnel notavano il divario esistente rispetto ai tappeti originali e lo giustificavano come necessità dell'artista di adattare il tappeto alle sue esigenze pittoriche. Tuttavia un tappeto del tutto simile a quello del dipinto qui esaminato, si trova ne 'La Madonna con Bambino e un gatto' (Baltimora, Walters Art Gallery) attribuito da Zeri al Maestro della Pala Sforzesca (1500 ca.). Si tratta quindi di un esemplare da cui hanno tratto ispirazione entrambi i pittori. L'impostazione del tappeto è un 'Holbein a disegno grande', ma si differenzia da questi per i cantonali quadrati che lo decorano. Potrebbe trattarsi perciò di un Holbein del tipo a due medaglioni, considerando anche il fatto che una parte del tappeto potrebbe risultare nascosta, ricadendo nel lato del parapetto non visibile allo spettatore. Anche se non è da scartare l'ipotesi di un esemplare ad un solo medaglione. Poichè tappeti simili e con problematiche uguali si ritrovano in altri dipinti dello stesso periodo, non è da escludere l'ipotesi di una manifattura italiana che copiava modelli orientali. In entrambi i casi, il tappeto qui dipinto testimonierebbe un momento di transizione tra modelli decorativi selgiuchide-timuridi e modelli ottomani
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300097749
  • NUMERO D'INVENTARIO Reg. Cron. 999
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI alla base del cornicione - MCCCCLXXXV DIE X OCTOBRIS - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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