Madonna con Bambino (La Madonna dell'albero). Madonna con Bambino

dipinto, ca 1512 - ca 1520

Personaggi: Madonna; Cristo Bambino. Piante: albero di frassino

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 46
    Larghezza: 36
  • ATTRIBUZIONI Cesare Da Sesto (1477/ 1523): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca di Brera
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo di Brera
  • INDIRIZZO Via Brera, 28, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il titolo di "Madonna dell'albero", con cui solitamente è citata la tavola, è moderno. L'albero alle spalle della Madonna è stato identificato come alloro (Muntz, 1984) o come un frassino (M. Carminati, 1994). Le prime notizie sicure sul dipinto risalgono ali primi anni dell'Ottocento, quando il signore Antonio Sega di Milano aveva ceduto in deposito il dipinto alla Pinacoteca di Brera. In quella data il dipinto appare sul primo catalogo a stampa della Pinacoteca, stampato a cura di Gironi e Bisi.L'opera fu acquistata nel 1824 per lire 10.000 da Girolamo Sega, erede di Antonio. L'attribuzione a Cesare da Sesto, proposta già dal Gironi nel 1812, non è stata più messa in dubbio, se non dal Suida (Leonard und sein Kreis, Munchen 1929, p. 216) che assegnava il paesaggio alle spalle del gruppo al Bernazzano. Più controverso è il problema della datazione che oscilla tra il periodo giovanile del maestro (Morelli, 1897), il periodo fra il 1507 e il 1510 (Suida, 1929); il Nicodemi (1932), Scricchia Santoro (1986), Perissa Torrini (1992) propendono per una datazione non lontana dal Polittico di San Rocco (1523); Fiorio (1988), Leone De Castris (1988), Carminati (1989 e 1994), Marani (1990) ritengono che l'opera fu eseguita fra il 1515 e il 1520 circa, perchè il dipinto mostra ormai un avanzato processo di fusione fra l'esperienza leonardesca (gioco delle velature e ombre leggere), il classicismo raffaellesco (ricercate volumetrie della composizione), colorismo veneto (scelta dei timbri cromatici) e retaggi nordici ( particolare del ramo ritorto alle spalle della Vergine, citazione dell'Ercole al Bivio di Durer).Suggestioni leonardesche sono evidenti anche nella posa del Bambino, memore di alcuni studi di Leonardo per la "Madonna del gatto" e nell'idea stessa della composizione con l'albero al centro (cfr: Ritratto di Ginevra Benci).Tuttavia, come ha evidenziato la Perissa Torrini (1992), cesare da Sesto sembra, in questo dipinto, ispirarsi direttamente alla "Madonna della torre" di Raffaello (Londra, National Gallery); a Raffaello rimanderebbe anche il motivo della mano della Vergine che sostiene il piede del Bambino (cfr. Sacra Famiglia di Sanpietroburgo e Madonna Solly di Berlino).La documentazione di restauro è reperibile presso l'archivio della Soprintendenza ai Beni Artistici eStorici di Milano
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300097739
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. Nap. 962
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1999
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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