Ritratto del poeta Gerolamo Casio. ritratto di Girolamo Casio
dipinto,
ca 1490 - ca 1500
Boltraffio Giovanni Antonio (1467/ 1516)
1467/ 1516
Personaggi: Il poeta Bartolomeo Casio. Attributi: (Poeta) Corona d'alloro; anello
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Boltraffio Giovanni Antonio (1467/ 1516): esecutore
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Francesco Francia
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca di Brera
- LOCALIZZAZIONE Palazzo di Brera
- INDIRIZZO Via Brera, 28, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Con il restauro del Cavenaghi si evidenziò che l'alloro sul capo e i versi erano un'aggiunta successiva, forse del 1523 anno dell'opera poetica delCasio in onore del Papa Clemente VII. L'opera, già attribuita al Francia, fu nel 1902, quando giunse a far parte delle collezioni della Pinacoteca di Brera, fu restituita giustamente al Boltraffio dal Ricci e dal Malaguzzi Valeri. Il dipinto figura in un elenco di opere donate datato 1904. L'elenco fu stilato sicuramente dal Sinigallia, direttore della pinacoteca fra il 1903 ed il 1908. Nell'elenco si legge testualmente al n. 3, "Boltraffio Giovanni Antonio n. 319. Ritratto del poeta Girolamo Casio. Tavola (1902 dalla biblioteca della Regia Università di Bologna).L'opera, appena giunta a Brera, fu affidata alle cure del Cavenaghi, durante il cui intervento emerse che la corona d'alloro e i versi che compaiono sul foglio erano un'aggiunta successiva, per quanto antica, all'originale dipinto. Al di sotto della scritta, sulla quarta riga accanto all'abrasione si identifica appena una scritta più antica, probabilmente quella originale, "finem respice" e un teschio di cui si intravvedono solo le occhiaia.Il poeta bolognese Gerolamo Casio (Bologna 1464 - Roma 1533) oltre a conoscere personalmente il Francia che lo ritrasse in uno dei suoi dipinti, fu in sicuri rapporti di amicizia anche con il Boltraffio, ricordato nei suoi sonetti insieme a Cristoforo Romano e celbrato come unico allievo di Leonardo.Nel 1514 gli fu concesso il cavalierato da papa Leone X e fu incoronato poeta da Clemente VII.La scritta che si legge sul foglio tenuto in mano dal Casio è tratta da un suo poema (Clementina), composta in onore del Papa Clemente VII; tale scritta consente anche di datare le modifiche all'opera a dopo il 1523, quando il poema di Casio fu edito.Molti sono i ritratti del poeta Gerolamo Casio: egli compare nel "Presepe" eseguita dal Francia su commissione di Galeazzo Bentivoglio (Bologna, Pinacoteca), in una tavola (Londra, Victoria and Albert Museum, inv. 223) attribuita a Filippo Mazzola, nella così detta "Pala Casio" (Parigi, Louvre) eseguita nel 1500 per la chiesa della Misericordia a Bologna, nonchè in una serie di ritratti in forme idealizzate (Chatsworth, The Trustees of the Chatsworth Settlement, Collezione Devonshire; Mosca, Museo Puskin; San Diego California, Putnam Foundation, Timken Art Gallery).L'opera si inserisce perfettamente nel percorso stilistico dell'artista subito prima del ritratto del poeta riconoscibile nella Pala Casio.Lo schema riprende liberamente il "Musico" di Leonardo (Milano, Pinacoteca Ambrosiana), di cui riprende il fondo scuro, il taglio che include parte del braccio e la posizione obbliqua del busto
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300097731
- NUMERO D'INVENTARIO Reg. Cron. 1242
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 1999
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI in basso a destra - IL DECIMO LEON FU QUEL PASTORE / CHE MI DIE' IL STOCCO E GLI SPERONI D'ORO/ CLEMENTE EL CAPO ME ORNO' POI DE ALORO / PER DAR IL PREMIO ALLA VERTU'DE HONORE - Casio Bartolomeo - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0