altare maggiore, opera isolata di Nava Carlo (sec. XVIII)

altare maggiore, 1750 - 1750
Nava Carlo (notizie 1748-1750)
notizie 1748-1750

Altare a due gradini in marmi preziosi (nero di Varenna, giallo di Verona, occhiadino, bardiglio, broccatello di Spagna) con inserti di diaspro e applicazione di cartocci ed elementi vegetali in bronzo dorato. I fianchi sono delimitati da un motivo a modiglioni in marmo nero di Varenna, riproposto nel corpo anteriore aggettante con paliotto a intarsi marmorei che disegnano volute e al centro lo stemma dei barnabiti. Nei due gradi con ripiani in marmo nero di Varenna è inserito il tabernacolo: due pilastri che poggiano su alti zoccoli reggono due elementi di timpano spezzato che inquadrano un tronetto concluso da cornice mossa e ornato con testine di cherubini in bronzo dorato. Dall'altare si eleva un tempietto a colonnine e pilastrini poggianti su alti zoccoli, con capitelli corinzi, che reggono una trabeazione sormontata da cupola a volute, conclusa da un fastigio con croce alla sommità; un motivo a festoni metallici orna la cupola; nel mezzo del tempietto ostia raggiata in metallo dorato. Sul retro dell'altare è appoggiata una doppia scala di marmo con sei gradini per parte e ringhiera in ferro battuto a riccioli e motivi vegetali. SEGUE IN OSS

  • OGGETTO altare maggiore
  • MATERIA E TECNICA Bronzo
    DIASPRO
    ferro/ battitura
    legno, intaglio
    marmo/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Nava Carlo (notizie 1748-1750): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Monza (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Alcuni documenti conservati all'Archivio di Stato di Milano danno informazioni sul progetto e sulla realizzazione dell'altare maggiore. Il 13 gennaio 1748 Don Carlo Alessandro Beria, novizio nel Collegio del Carrobiolo, dichiara con atto pubblico rogato dal notaio Carlo Francesco Campino di devolvere la somma di lire 1500 per la realizzazione di un nuovo altare maggiore nella chiesa del Carrobiolo, da farsi in marmo. Il 25 aprile dello stesso anno in una convenzione stipulata tra i Padri Giuseppe Agostino Lomazzo e Alessandro Francesco Lurani in nome del Preposto del Collegio, Pier Maria Del Conte, e l'esecutore dell'altare, Carlo Nava, viene stabilito che a quest'ultimo sia dovuta la somma di lire 3200, che il manufatto debba essere eseguito secondo il disegno già approvato, e terminato per la Pasqua del 1749. In un altro accordo si precisano i tipi di marmo da impiegare. Infine una nota spese in data dicembre 1750 da conto del costo complessivo dell'altare. Le Notizie storiche dell'Archivio del Collegio confermano il nome dell'esecutore e l'anno di compimento del manufatto, informando che già nel 1649 dietro l'altare maggiore precedente di legno, erano state poste due scale "per facilitare l'apparamento d'esso", rifatte nel 1750. Dall'Inventario generale dello stesso archivio risulta che un'immagine della Madonna col Bambino, dipinta su legno, era collocata tra le due scale. Il CAMPINI (1770, p. 107) indica come committente dell'altare l'ex prevosto del Collegio, Padre Fedele
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300089127-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2023
  • ISCRIZIONI Sull'ostia in metallo dorato - I H S - lettere capitali - a pennello -
  • STEMMI Al centro del paliotto - religioso - Stemma - Barnabiti, Padri - In campo bianco lettere P A e croce
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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