altare maggiore, complesso decorativo di Buzzi Giuseppe (attribuito), Buzzi Elia Vincenzo (e aiuti) (sec. XVIII)

altare maggiore,
Buzzi Giuseppe (attribuito)
notizie sec. XVIII

Altare a due piani di marmi misti: verde screziato di Polcevera, nero di Varenna, bardiglio, macchiavecchia, broccatello di Spagna, giallo di Verona. Ai lati del paliotto con urna e sui piani dell'altare specchiature mistilinee con marmi e pietre semipreziose: lapislazzuli, malachite, onice antica gialla, diaspro rosso di Sicilia, diaspro rosso d'Ardesio, avventurine, agate, quarzo, incastonate in decorazioni a volute di bronzo dorato e fuso.Tabernacolo ben inserito tra i due piani dell'altare e tra l'alta base del ciborio, ornato con quattro colonne scanalate di bardiglio e due lesene di marmo broccatello. Sormontato da gruppi statuari di marmo bianco di Carrara. Lavorato con marmi anche nella parte posteriore

  • OGGETTO altare maggiore
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
    Marmo
    PIETRA DURA
  • ATTRIBUZIONI Buzzi Giuseppe (attribuito)
    Buzzi Elia Vincenzo (e Aiuti)
  • LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare, non ancora realizzato nel 1738 secondo il Latuada, sostituiva quello consacrato da F. Borromeo nel 1602 e voluto dall'abate Miserone, e su cui era posto un tabernacolo che fu poi mandato alla chiesa di S. Pietro di Viboldone, al suo posto venne costruito "uno di legno dipinto...". Il disegno dell'altare, considerato opera del Riccardi, sembra piuttosto da considerarsi realizzato dall'ing. Bartolomeo Bolli che progettò quello di S. Vittore di Varese. Le analogie tra questo e quello della basilica di S. Vittore di Varese sono stringenti. Difficile e lunga fu la realizzazione del complesso sacro; infatti il Rotta cita un documento, conservato nell'Archivio di Stato ma non rinvenuto, in cui viene affidata nel 1738 al marmorino Giuseppe Cattaneo la costruzione dell'altare maggiore e balaustra per l. 8.400. D'altra parte in un altro documento datato 23 gennaio 1764 si legge "Sono convenuti Giuseppe Buzzi di Viggiù e Antonio Giudice di Saltrio, come essendo in pendenza l'opera dell'altar maggiore da farsi... sono convenuti che dell'opera fosse deliberata a favore del Sig. Buzzi e che fosse compagno il Sig. Carlo Nava della Fabbrica del Duomo, si delibera che sia obbligato a dare metà della sua opera al Sig. Giudice"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300086162
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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