decorazione floreale/ stemmi

decorazione pittorica, post 1565 - ante 1570

Il fregio floreale che corre nella parte superiore del lato del portico aprentesi in tre arcate, raffigura essenzialmente fregi fitomorfi a girari con foglie e fiori. Le tonalità di questo fregio sono principlamente il marrone rossiccio dei tralci che si intrecciano con elementi verdi e neri. Lo sfondo si presenta a volte bianco a volte marrone. Il fregio interrompendosi lascia spazio a tre tondi: il primo tondo racchiude il sole raggiante, simbolo di San Bernardino da Siena contenente le sigle IHS; il secondo ed il terzo tondo contendgono al loro interno due putti alati su sfondo verde che reggono lo stemma della famiglia Guarinoni. Tale stemma raffigura un castello turrito e merlato bianco in campo rosso, con due getti d'acqua laterali

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Guarinoni Giovanni Battista (bottega)
  • LOCALIZZAZIONE Averara (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dallo stemmario manoscritto del Camozzi e dall'iscrizione che accompagna lo stemma nella campata adiacente del porticato di Averara in cui c'è scritto "arma de Guarinonibus MDLXV", si desume che lo stemma raffigurato in questo fregio è quello dei Guarinoni dalla Fontana di Averara. Tale identificazione consente di ritenersi la famiglia Guarinoni committente degli affreschi e quindi con ogni probabilità proprietari della casa. L'uso infatti di intercalare fregi ornamentali con stemmi della famiglia proprietaria della dimora che veniva affrescata era estremamente consueto già dal XV e così anche nel XVI secolo. La datazione 1565 del ciclo di stemmi della seconda campata del portico sembra costituire un termine molto attendibile anche per la decorazione in questione. Infatti è presumibile che i Guarinoni, proprietari dell'edificio e committenti, decisi ad ornare la proprietà con affreschi di tono encomiastico, ponessero mano al lavoro contemporaneamente. L'esecutore ovvio di questo ciclo risulta essere un Guarinoni o un suo collaboratore di bottega. L'attenzione si concentra in modo particolare su Giovan Battista Guarinoni che, pur abitabdo e lavorando prevalentemente a Bergamo, nel 1576 dipingeva una pala d'altare per la parrocchiale di Averara, segno dei suoi contatti con il paese d'origine, che inoltre a Bergamo nel 1577 nella chiesa di San Michele al pozzo Biancoda lui affrescata siglava il lavoro inserendovi il suo stemma e che infine nella sua attività, svolta negli anni settanta del XVI secolo, fu principalmente pittore decorativo. E' pensabile quindi che attorno al 1565 facesse eseguire questi fregi, se non personalmente, almeno su suo disegno. La scarsa originalità del fregio indica un Guarinoni ancoora in fase di formazione artistica e la fattura piuttosto modesta va attribuita verosimilmente ad uno scarso collaboratore nonchè alle pesantissime ridipinture
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300067861-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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