nascita di San Giovanni Battista

dipinto,

La scena si svolge in due ambienti. A sinistra in primo piano una fanciulla, in veste bianca con sopravveste verde e maniche rosse, si avvicina ad un camino. A destra un'altra donna, in bianco e rosso scuro, regge un San Giovannino. In fondo un ampio letto, con coperta rossa, sul quale sta seduta Sant'Elisabetta. A destra San Zaccaria seduto in veste porpora in atto di scrivere il nome del figlioletto. Sullo sfondo alcuni personaggi, in rosso, giallo, azzuro. A sinistra avanza una giovane donna in manto giallo reggendo il neonato. Ambiente architettonico di toni rosati

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Montorfano Giovanni Donato (1440/ 1504)
    Bramante Donato (1444/ 1514)
  • LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo la vecchia schedatura in seguito ai bombardamenti del 1943 era crollata una parte dell'affresco (18x25) ai piedi del personaggio centrale. Il Puccinelli (1655) scrive nella sua cronaca che la cappella viene "ornata" una prima volta nel 1474 su commissione del capitano di giustizia Giovanni da Bologna, che vi fece seppellire nel 1475 la moglie Bartolomea e dove fu sepolto nel 1477. Una seconda volta nel 1489 da Cristoforo Bollato, consigliere del duca, per seppellirvi la moglie Susanna, morta in quell'anno, a cui i monaci diedero facoltà "augendi, dotandi e scornandi" la cappella. Infine nel 1559 la concedono al dott. Giovan Battista Panigarola (cfr. scheda n. 0300041411). Scialbati in epoca imprecisata gli affreschi, che il Mongeri (1872) dava perduti, furono fatti scoprire e restaurare dal Beltrami e pubblicati dall'Annoni (1914), che li attribuì al Montorfano e alla scuola del Foppa. La Castelfranchi Vegas (1955) proponeva Zenale e la data 1484, come la più conveniente al tema "evoluto" dei dipinti. La paternità viene ora data al Montorfano dalla Ferrari (1956), dalla Reberschak (1960) e dal Mazzini (1965) per le evidenti affinità con cielo della cappella Bolla a S. Maria delle Grazie. Evidente in quest'opera il nitidissimo rigoroso senso spaziale, la puntualità delle citazioni bramantesche incrociate con precisi ricordi urbinati, tali da far pensare a una collaborazione, almeno come inventore, del Bramante con il Montorfano, cui sono riconosciute alcune opere nella stessa chiesa
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300041406
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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