Madonna con Bambino, Cristo sul sepolcro e santi
Il polittico raffigura nella parte superiore da sinistra S. Sebastiano (i lunghi capelli biondi raggiati, il corpo trapassato da frecce, le mani giunte, perizoma bianco). In basso a destra un angelo adorante. Al centro Cristo deposto, con drappo bianco, appoggiato al sepolcro viene sorretto d due angeli. A destra San Rocco. in rosso e blu, con le mani giunte, mostra la ferita. In basso il cane e un angelo adorante. I Santi sono posti in nicchie divise da lesene grigie. Fondo scuro. Nella parte inferiore a sinistra in secondo piano, inginocchiato, il donatore (Obiano Marotto?) in verde scuro e rosso. Sul fondo una città turrita. Al centro la Vergine, in Tunica rossa e manto blu, con Bambino, siede su un trono dorato. In primo piano un putto musicante. A destra, in secondo piano, S. Antonio Abate con manto scuro e pastorale, in basso il porcellino. Sul fondo una città con monaci. In primo piano, inginocchiata con le mani giunte, la donatrice (Antonia Michelotti?) elegantemente vestita, con abito blu broccato d'oro. Entro nicchie ornate con lesene decorate a "candelabra" su fondo blu
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a tempera
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ATTRIBUZIONI
Montorfano Giovanni Donato (1440/ 1504)
- LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Iconografia tradizionale dei Santi. L'opera è ricordata dal Torre (1679) e dal Latuada (1737) con l'attribuzione al Civerchio che viene mantenuta sino al Calvi (1865, II). In seguito scarsi ed esclusivi sono stati i contributi del Cavalcaselle (ed. 1914) e di Foulkes e Maiocchi (1909); quindi il Salmi (1929) notando citazioni evidenti riferiva l'opera a un discepolo e collaboratore di Butinone, tra il sec. XV e XVI. Di recente la Wittgens (1948) proponeva il Foppesco Da Cemno, accostandolo alla Madonna di Digione, peraltro diversa. Dalla cronaca del Puccinelli (1655) risulta che gli offerenti effigiati sarebbero i coniugi Obiano: Mariotto morto nel 1464 e la moglie Antonia Michelotti, che da vedova avrebbe fatto dipingere oltre alla pala, tutta la cappella, probabilmente dal Montorfano. Poichè la Michelotti morì nel 1474 e la conseguente datazione della pala sembra precoce, si può pensare che l'opera sia stata eseguita dopo la sua morte e che i ritratti dei donatori siano stati riportati. Codesti dubbi aumentano quando si considera la puntualità delle citazioni del Foppa. La Vergine è quella del polittico di Brera; dal Butinone (cfr. angelo suonatore e quelli nei pilastri della cornice) della pala di Treviglio, vedi l'impalcatura architettonica e le cornici, constatazioni che suggerirebbero la data non anteriore al 1485 e per affinità stilistiche il Montorfano come autore della pala e degli affreschi della cappella
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300041390-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 1977
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0