lapide tombale, opera isolata - bottega lombarda (sec. XVI)

lapide tombale, 1529 - 1529

Entrando dal portale sin., a sin.posta in alto, lapide rettangolare con ai lati due decorazioni geometriche; poggianti sopra di essa, al centro stemma a testa equina consistente in una specie di scudo tedesco con otto angoli o sporgenze, due superiormente con evidenti abrasioni nel mezzo, due ai lati, e due sottostanti divise e accartocciate, di cui i riccioli presentano ammaloramenti. Stemma diviso in due parti da una striscia, in cui a ds. suddivisione geometrica, a sin. aquila imperiale con ali spiegate in atto d'attacco, cioè pronta per salire in linea verticale, con la testa incoronata voltata verso il fianco ds. dello scudo, con il rostro incurvato e lingua sporgente, zampe e artigli aperti e la coda increspata; sotto sembra dominare un'aquila vinta; sopra vi è una stella a otto punte. Ai lati dello stemma due putti, in piedi appoggiati con un braccio sulla sommità dello scudo, sorreggenti il capo ricciuto; visi rivolti uno di fronte all'altro (di cui quello a sinistra deturpato); la gamba esterna leggermente flessa; quella interna piegata, per via dei piedi posti su piccoli teschi illeggibili. Le braccia esterne semipiegate, su due specie di cannucce a tromba. Scheggiature e abrasioni si riscontrano anche nella lapide e nell'incorniciatura attorno a tutta la composizione

  • OGGETTO lapide tombale
  • MATERIA E TECNICA Marmo
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
  • LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo il Forcella (1889-93, pr.88) la lapide sarebbe proveniente dalla parete ds. della prima cappella sin., detta del Battistero.Francesco da Cusano, citato nella lapide, fu agente del duca Francesco Sforza, a Firenze, in un periodo d'instabilità della situazione politica italiana, tanto che il fratello del duca, Alessandro, non soddisfatto dai Fiorentini, di quanto gli era dovuto per i servizi prestati, durante la guerra, assaltò e depredò, il 9 nov. 1454, tra Parma e il Taro, i mercanti toscani, che conducevano le loro merci alla fiera di Ginevra. E proprio Francesco da Cusano, alcuni giorni prima dell'attacco, scriveva allo Sforza, da Firenze, dicendogli che dei 4 o 5 mila ducati, che la Signoria doveva ad Alessandro, gliene aveva pagati solo 1400, temendo qualche rappresaglia da parte di quest'ultimo (3 nov. 1454) (Storia di Milano, 1956, pp. 76-77 e n. 1). Francesco da Cusano, seppure "mercator" era nobile: lo scudo è per metà dei Cusani, non completamente identificabile allo stato attuale; l'altra metà si tratta di una famiglia ghibellina, di cui l'aquila imperiale sembra trionfare, su di un'aquila guelfa vinta. (Giacomo Bascapè, notizia orale)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300022843
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ISCRIZIONI al centro - D.O.M.FR. co CVSANO MERCATORI PROBATISS VITEPERACTO TERTIO X LVSTRO EIVSOPVDICISS.CONIVGI LAVRE SECVRLET EX EIS GENITO IO . ANT . P . MARTIR SCATIVSGENER ET CLARA FILIA PIENT . POSV. III . KL . AVGI. M . D r. XXIX - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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