soggetto assente

roncone, ca 1451 - ca 1510

Roncone con filo dall' andamento angolato che si aggetta a ronca tagliente su entrambi i bordi; in prosecuzione del dorso svetta la cuspide alta e stretta. Le bandelle scendono dalla gorbia nel verso dei taglienti

  • OGGETTO roncone
  • MATERIA E TECNICA ACCIAIO
    LEGNO
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il roncone è arma da fante, tipica delle milizie urbane italiane del XIV secolo. La sua forma particolare permetteva in battaglia di trafiggere, agganciare e disarcionare i cavalieri. Essa venne prodotta in campo prettamente italiano e non sono conosciuti ronconi ottomani. Il fatto che essa presenti un cartellino con un’iscrizione araba di provenienza pone molti dubbi: in particolare ci fa supporre che l’arma potesse fare parte di un bottino di guerra ottomano ottenuto contro gli europei nell’ambito delle ultime spedizioni Crociate quattrocentesche, che portarono poi alla presa di Costantinopoli (1453) e alla caduta dell’Impero Bizantino. Altre armi della stessa panoplia presentano forme assolutamente occidentali, con marchio però ottomano, e che potrebbero rafforzare questa ipotesi, assolutamente suggestiva e che andrebbe approfondita. L'oggetto faceva parte di una panoplia, collocata lungo la parete del corridoio, composta da 21 oggetti, smontata durante la schedatura (2018) per permettere una migliore conservazione delle opere. La realizzazione della panoplia è attestabile attorno al secondo quarto del secolo XX, nella logica di retorica di Regime che esponeva - anche fisicamente - oggetti "coloniali" o generalmente di civiltà extraeuropee, in parte per spirito di curiosità, in parte per celebrare o esaltare l'arte e l'ingegno della propria cultura. Le armi provenienti dall’Impero Ottomano, conservate presso il Castello di Racconigi, sono parte dei doni inviati dal Sultano Abdul-Hamid II a re Vittorio Emanuele III nell’agosto del 1904. La missione diplomatica consegnò complessivamente ventidue quintali tra fucili, archibusi, artiglierie, spade, asce, lance, revolver, armature, corazze, maglie d’acciaio, elmi in metallo e in stoffa. Esse vennero presentate al sovrano italiano disposte in vetrine foderate in velluto cremisi in una sala attigua a quella del biliardo del Castello di Racconigi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100405107
  • NUMERO D'INVENTARIO R 7037-20
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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