ritratto di Maria Teresa di Savoia

Busto, post 1840 - ca 1855

Figura femminile a mezzobusto, con il volto leggermente rivolta a destra. Porta un'elaborata acconciatura, con capelli intrecciati che dalle orecchie finiscono nello chignon. Indossa una veste classica; il busto poggia su base a rocchetto

  • OGGETTO Busto
  • MATERIA E TECNICA gesso/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Consani Vincenzo (1818/ 1887): ideatore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera, caratterizzata da una vistosa e particolare acconciatura, non raffigura Maria Teresa di Toscana, come riportato nell’inventario corrente, ma è stata riconosciuta dallo scrivente come una riproduzione in gesso del ritratto di Maria Teresa di Savoia (Roma, 19 settembre 1803 – San Martino in Vignale, 16 luglio 1879), figlia di Vittorio Emanuele I re di Sardegna, conservato nella Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti. Il busto fiorentino fu realizzato dallo scultore Vincenzo Consani nel 1840, così come riportato sull’opera stessa, per i Borbone di Lucca (Maria Teresa era la moglie di Carlo Ludovico di Borbone). Dal Palazzo Ducale di Lucca l’opera fu traslata nel 1851 presso Villa di Marlia, per entrare in carico alle collezioni di Palazzo Pitti nel 1878. Il busto è ricordato per la prima volta da Ridolfi (1888), proprio tra le opere giovanili di Consani, protetto dai Borbone di Lucca. L’artista difatti nel 1840 aveva appena 22 anni, e di fatto questa fu una delle sue opere più importanti della sua prima fase artistica, anche se lo scultore non da ancora segni evidenti di autonomia creativa: la tipologia del ritratto, in un equilibrio tra l'attenzione all'aspetto naturale ed una composta dignità, fa riferimento difatti alla produzione rigorosa, ma vibrante dello scultore Lorenzo Bartolini. Oltre al gesso di Racconigi, un calco del busto è inoltre conservato nella Gipsoteca dell'Istituto Statale d'Arte di Firenze. Da un punto di vista cronologico, l’opera potrebbe anche non essere coeva al busto marmoreo di Firenze; il gesso potrebbe essere stato realizzato agli inizi degli anni Trenta, nell'ambito del progetto di Umberto II di rendere il castello di Racconigi, a lui donato in occasione del matrimonio avvenuto nel 1930, il luogo della celebrazione della casata sabauda, attraverso il reperimento di numerose opere presso le altre Residenze sabaude
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100405052
  • NUMERO D'INVENTARIO R 2780
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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